L’operazione porterà allo sviluppo della parte mobile della piattaforma per le gestione di campionati sportivi online e alla diffusione in Italia e Nord Europa, oltre all’apertura di una sede commerciale a Genova.
Enjore, la piattaforma digitale gratuita che permette di gestire tornei sportivi, di videogame e di giochi in modo professionale, ha appena ottenuto un equity investment da Ligurcapital Spa, fondo di capitale di rischio della Regione Liguria, e da un gruppo di Business Angel, costituito da manager di grandi aziende con esperienza internazionale. Il valore complessivo dell’operazione è pari a 500mila Euro.
Enjore è una piattaforma digitale gratuita che permette di gestire tornei sportivi, di videogame e di giochi in modo professionale. Online si possono creare e consultare classifiche, statistiche, calendari e tabellini delle partite. I tornei possono essere organizzati secondo diverse tipologie: campionato all’italiana, a eliminazione diretta o a gironi + playoff. Le competizioni supportate, ognuna con regole e statistiche specifiche, spaziano dal calcio e calcetto alla pallavolo, dal rugby alla pallanuoto, dalla pallacanestro al tennis, e poi baseball, hockey, football americano, paddle tennis, softball, tennis tavolo e pallamano. Enjore è anche mobile: l’app è disponibile per smartphone o tablet, da App Store e da Google Play. La società, che è nata nel marzo 2013, oggi conta circa 70mila utenti registrati, più di 1.500 organizzatori di campionati attivi, 1.200 partite refertate al giorno, 300mila visite al mese tra web e app. All’estero Enjore è molto diffuso in Spagna, Inghilterra, Bulgaria, Usa e Sudamerica. Così spiega a StartupItalia! l’importanza del finanziamento il Ceo Nicola Taranto.
Come avete trovato dei finanziatori?
La nostra campagna foundraising è iniziata a ottobre 2014. Negli ultimi mesi, quindi, siamo stati in giro a cercare nuovi finanziatori, persone che potessero credere nel nostro progetto e che permettessero una crescita ulteriore. Del resto questo non è il primo round che chiudiamo: nel 2013 abbiamo ricevuto 150mila euro. In quel caso è stato Luca Carollo che ha messo quei soldi ed è diventato COO di Enjore.
Come avete usato i primi soldi ottenuti?
Abbiamo migliorato il nostro prodotto che è abbastanza complesso e richiede un lavoro di back office molto impegnativo. In più abbiamo iniziato a lavorare sulla parte mobile. Tutto ciò ci ha permesso di avere una crescita particolarmente significativa pari al 250% nei primi due anni e al 350% in questo inizio di 2015.
E ora cosa farete?
Innanzitutto svilupperemo delle attività di marketing che ci permetteranno di migliorare Enjore e conoscere ancor più i desideri del nostro pubblico di riferimento. Ma la cosa più importante è che ci permetterà di essere autonomi, auto-sostenerci.
Siete già presenti in Europa e Sudamerica. Vi espanderete ancora?
Quello dipende molto dalla nostra community. In Sudamerica e in paesi come la Bulgaria sono gli utenti ad aver segnato la nostra crescita e diffusione. Hanno coinvolto persone e fatto crescere il numero di giocatori e tornei disputati. Questa è una bella soddisfazione che cercheremo di replicare.
Come guadagna Enjore?
Fino ad adesso il nostro guadagno era determinato dalle inserzioni pubblicitarie e da un modello freemium. Abbiamo dato cioè la possibilità agl utenti di fare business con i loro tornei rivendendo gli spazi disponibili. Ora vogliamo rivolgerci a un target medio-alto, a strutture medio-grandi a cui proporre e garantire servizi premium. Partiremo a settembre, con la nuova stagione e allora scoprirete in cosa consistono queste nuove offerte di Enjore.
Come pensate di crescere adesso?
Dal punto di vista geografico vogliamo consolidare la leadership in Italia in modo da essere così forti da non temere possibili futuri competitor. In tre anni vogliamo poi espanderci ancor più in Europa mettendo radici solide in Inghilterra, Francia e Germania; ovvero in quei paesi dove quei servizi premium sono già diffusi e apprezzati. Dal punto di vista numerico vogliamo aumentare i nostri organizzatori attivi. Attualmente sono 1500 e ne vorremmo avere, sempre in tre anni, 7000.
Allargherete anche il team?
Prima di tutto siamo felici di poter stabilizzare le persone che attualmente lavorano per noi e hanno contribuito a raggiungere questi risultati. Attualmente siamo in otto ma presto diventeremo dieci acquisendo una persona che ci aiuterà nel settore commerciale e un’altra che si occuperà dello sviluppo per android.