Secondo report di InfoCamere sullo stato di salute dell’ecosistema delle startup in Italia. Qui i numeri più importanti per capire come si sta muovendo il mercato dell’innovazione, lavoro, utili, dipendenti, settore e città
Le startup italiane hanno chiuso il 2014 con una crescita superiore al 20% rispetto ai tre mesi precedenti. Una percentuale che si riferisce non solo al numero delle nuove iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese, (ce ne sono 3.179, in aumento di 549 unità rispetto alla fine di settembre, appunto +20,9%), ma anche al capitale medio di ogni startup, che è complessivamente arrivato a 153 milioni di euro, in media 48 mila euro a impresa (a settembre erano 40 mila). Sono questi i dati diffusi da InfoCamere dai quale però emerge anche una situazione ancora abbastanza debole dal punto di vista occupazionale, con una media di 2,6 dipendenti a startup. In leggero peggioramento, rispetto al terzo trimestre del 2014, anche il dato delle startup in utile che passa dal 42,56% di settembre al 42,08% di fine anno.
Milano capitale, Napoli supera Bologna
Milano resta la capitale delle startup, ma Napoli sorpassa Bologna e si piazza al quinto posto
In valore assoluto Milano è la provincia che ospita il numero maggiore di startup innovative: 466 ossia il 14,7% del totale. Subito dopo c’è Roma con 265 (8,4%), poi Torino 171 (5,4%), Trento 96 (3%) e Napoli 95 (3%), che fino a tre mesi fa era a pari merito con Bologna, ora a quota 93.
Negli ultimi tre mesi del 2014 le startup sono aumentate di 96 unità a Milano, 52 a Roma e 26 a Torino. Se però questi valori si considerano in rapporto al numero di società di capitali presenti nella provincia, Trento è prima in classifica con 103 startup ogni 10 mila società di capitali, mentre Milano si ferma solo a 29.
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Ragionando in termini regionali, la Lombardia è la regione con il maggior numero di startup innovative: 696 pari al 21,9% del totale, segue l’Emilia Romagna con 360 (11,3%), il Lazio 303 (9,5%), il Veneto 247 (7,8%), e il Piemonte 229 (7,2%). Fra le prime cinque ragioni non ci sono quindi quelle del Sud.
Nel quarto trimestre le startup sono aumentate di 126 unità in Lombardia, 73 in Emilia Romagna e 61 nel Lazio. Il Trentino Alto Adige resta la regione con la più alta incidenza di startup in rapporto alle società di capitale con 68 startup ogni 10 mila società, mentre la Lombardia registra un indice pari a 22.
Un dipendente per metà delle startup
Non ci sono buone notizie dal punto di vista occupazionale, le startup con dipendenti sono aumentate passando dalle 819 di settembre 2014 alle 989 di dicembre, ma la media di dipendenti per ciascuna è scesa da 2,7 a 2,6. Ancora stabile il fatto che almeno la metà delle startup con dipendenti ne impieghi uno solo.
15.661 persone lavorano con le startup
Ad essere coinvolti direttamente nell’attività d’impresa sono soprattutto i soci. In media, nelle 3.095 startup innovative con almeno un socio, ce ne sono quattro e in totale sono 12.556. Si tratta di valori superiori a quelli del complesso delle società di capitali.
Calano produzione media e attivi
Il valore della produzione media alla fine del 2014 – calcolato sulle quasi 1.700 imprese – è pari a 128 mila euro (in discesa rispetto ai 131 mila di settembre), ma la metà delle startup innovative ha prodotto nel 2013 per meno di 27 mila euro (prima 28mila).
L’attivo è in media di 238 mila euro a impresa (244 mila a settembre), ma per la metà delle startup innovative non supera i 64 mila euro. Valori molto diversi da quelli del complesso delle società di capitale che però comprendono prevalentemente imprese tradizionali, attive da molti più anni, con caratteristiche molto differenti rispetto alle startup innovative.
B2B il settore più grande
Dal punto di vista settoriale, il 72,9% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese (era il 73,5% a fine settembre), il 18% opera nei settori dell’industria in senso stretto, il 3,8% nel commercio (3,4% nel III trimestre). Il peso delle nuove imprese innovative sulle società di capitale è più elevato della media soltanto nei servizi alle imprese (0,67%) e nell’industria in senso stretto (0,26%).
Aumentano le startup con una compagine societaria a prevalenza femminile: sono 397,(82 in più rispetto al terzo trimestre) e costituiscono il 12,5% del totale, un risultato comunque inferiore a quella delle società di capitale femminili (16,3% del totale delle società di capitale). Dati positivi anche per quelle a prevalenza giovanile under 35 arrivate a quota 827 (+129 imprese rispetto al trimestre precedente), il 26% del totale, un dato quasi quattro volte superiore a quello delle società di capitale giovanili (7%).