La startup milanese ha lanciato una tipologia più sofisticata di opera digitale, basata sulla corrispondente fisica: “sono essi stessi opere di qualità molto elevata, realizzate attraverso scansioni 3D con una definizione di 16K e create dopo l’autorizzazione e l’esclusiva dell’autore o della fondazione proprietaria”
Autore: Francesco Puggioni
Feste private, campus per studenti, porti virtuali per la vendita di yacht: gli spazi digitali 3D e i nuovi progetti della Pmi siciliana raccontati dal suo fondatore e CEO Danilo Costa
Vincitrice di SIOS22 Summer Edition, la startup milanese ha realizzato un software che permette a Pmi, agenzie e liberi professionisti di utilizzare l’Ar per campagne marketing, a costi accessibili e senza il bisogno di competenze specifiche
Nato da una collaborazione tra l’Università di Bari e il CIHEAM Bari, il percorso è incentrato sulla figura dell’Innovation manager. Tra gli obiettivi la creazione di startup nell’agroalimentare e lo sviluppo di soluzioni innovative con le aziende partner.
Fondata nel 2021 da Jules-Arthur Sastre e Giorgio Seveso, l’azienda unisce tecnologia e sostenibilità. Il finanziamento è stato guidato dal manager Silvio Campara e investitori italiani ed esteri
La startup, nata nel 2015 dall’idea di Billy Berlusconi, è la prima realtà italiana in grado di realizzare copie 3D virtuali delle persone fisiche e ha da poco siglato una partnership con l’Istituto Marangoni di Milano per sperimentare soluzioni sostenibili nel settore della moda
Lanciato a novembre dello scorso anno con un investimento di 55 milioni di euro stanziato da Cdp Venture Capital, il progetto è nato in collaborazione con il Politecnico di Milano e vede la partecipazione dei Politecnici di Torino e Bari. Per il gruppo lombardo un nuovo passo nella strategia di open innovation
Si è svolto dall’11 al 17 luglio, nel campus San Giobbe dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, la terza edizione del programma di idea validation di Joule, la scuola di Eni per l’impresa. Ecco com’è andata e chi sono le startup selezionate che accederanno al percorso di incubazione e ai servizi in kind
Nato a dicembre del 2021 su iniziativa di Fondazione Marche, l’acceleratore ha Cdp Venture Capital come primo investitore e Intesa Sanpaolo come partner principale, oltre a collaborazioni scientifiche con università e istituti di ricerca. Tre i programmi lanciati: oltre a NextAge, due percorsi dedicati alle realtà marchigiane
Nato dall’idea di Leonardo Etro e Diego Abba, ad di Italist, il progetto unisce le caratteristiche dell’acceleratore a quelle di un programma di mentoring, aiutando le startup a sbarcare sul mercato della Silicon Valley