Sono due condizioni estremamente diverse, ma entrambe soggette a un’enorme quantità di stereotipi. Per gestire lo stigma le famiglie le normalizzano o le spiegano medicalizzando, rendendo così difficile ai figli il dare una definizione di sé (e immaginarsi nella vita adulta)
Autore: Eleonora Degano
I criteri diagnostici riflettono conoscenze ormai datate, contribuendo a un forte bias di genere che rende più complesso per bambine, ragazze e donne arrivare alla diagnosi corretta. Con conseguenze importanti per la loro salute mentale.
Intelligenza artificiale per trovare “schemi ricorrenti” nei contenuti postati da futuri suicidi. Ma Facebook non è solo a sfruttare il machine learning: un gruppo di scienziati l’ha usato insieme alla risonanza magnetica per identificare i pensieri suicidi. E ci è riuscito nel 91% dei casi
L’interazione robot-mediata è uno degli approcci più interessanti nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico. Ora a Bari nasce un nuovo progetto, coordinato dall’ENEA
La membrana artificiale servirà per testare farmaci, migliorare la vita dei pazienti e svincolarsi dalla ricerca sugli animali: è l’obiettivo di un nuovo progetto, finanziato con 500mila euro e coordinato dall’Università di Pisa
Baskerbot ha tenuto banco di fronte a decine di persone mentre spennellava l’azzurro del mare, i contorni di un palazzo, le morbide vele di una barca. Perché un robot e non la mano umana? “Il nostro obiettivo non è tecnologico ma artistico”
Il dottor John Bond (mai cognome fu più appropriato) ha inventato una nuova tecnica per il fingerprinting, la rilevazione delle impronte digitali, sulla scena del crimine. Aiuterà a risolvere tutti quei misteri che avvolgono i delitti con arma da fuoco
Un team dell’Università del Vermont, guidato da Laura Sonter, ha quantificato il valore dei parchi e delle attività outdoor per il turismo attraverso l’analisi di 7mila fotografie geotaggate su Flickr.
Potreste tirarli, piegarli, muoverli in ogni direzione: alla fine, se scaldati al loro sweet spot (un ben preciso range di temperature), i polimeri a memoria di forma torneranno esattamente come erano all’inizio. Serviranno a creare pannelli solari efficaci e a rilasciare farmaci con estrema precisione.
Mappare a nuoto più di 30mila chilometri di coste rocciose nel bacino del Mediterraneo. È l’obiettivo del progetto Geoswim, arrivato al quinto anno di spedizioni. Lo racconta per noi Stefano Furlani, ricercatore al Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università di Trieste.