David Wolman racconta l’idea alla base di Align Commerce, startup che si appoggia alla blockchain ma non si occupa in modo specifico di transazioni in bitcoin
Autore: David Wolman
Last month, when Tim Cook was showing off Apple’s new mobile payment technology to congregants in San Francisco, a 33-year-old Pilipino woman named Jenalyn Orquiza was using her cell phone to make a payment of 450 Philippine pesos, about $10. She wasn’t using the service to tee up a credit or debit card payment, as… Read more »
Gli invii di denaro in situazioni di emergenza dimostrano come la vera rivoluzione dei pagamenti e dell’invio di denaro non sia per le economie sviluppate.
Could the cryptocurrency boom inadvertently secure the supremacy of national currencies?
“Affideresti i tuoi risparmi di una vita agli Stati Uniti d’America o a un manipolo di strambi smanettoni?”: non è questa la domanda da farsi per interrogarsi sul ruolo di Bitcoin.
I was recently talking with a high-ranking executive in the payments industry. It doesn’t matter who or from what company; she’s a pro, and has been for a long time. She did repeatedly conflate virtual currency, digital currency, and alternative currency, which is annoying. The value buttressing your US dollars is just as virtual as… Read more »
Se la voglia di nuovi business ci fa pagare con lo smartphone e bitcoin esaltando ogni nuova app le vecchie abitudini sono dure a morire.
L’economia dei pagamenti mobili stenta a esplodere. Dal Kenia arriva il successo di M-Pesa, mentre Juntos in Colombia e Mercy Corps nelle Filippine provano a mettersi in luce.
Despite all the talk about the mobile revolution and its potential impact on transactions and banking, the only truly blockbuster success I’m aware of is Kenya’s M-Pesa. Much has been written about this service so I won’t blow this column repeating what’s out there. The latest numbers merit mention: 60 percent of the country’s adults use… Read more »
L’altro giorno ho preso un caffé con un imprenditore che ha una bella idea: permettere ai consumatori di usare mobile money, invece che contante, per i milioni di distributori automatici che, al momento, accettano solo monete e banconote. Basterebbe un congegno bluetooth in un distributore – l’installazione sembra facilissima – e tac, fatto.