Autore: David Casalini

Sono fondatore e amministratore delegato di StartupItalia!, da 3 anni la più grande community italiana dedicata a studenti, imprenditori e investitori, che compongono l’ecosistema delle startup e dell’innovazione in Italia. Creiamo una serie di progetti di brand journalism con l’obiettivo di contribuire alla crescita del nostro Paese diffondendo nuove idee e buone pratiche. Oggi le nostre pagine sono lette da un milione di lettori ogni mese e comprendono 12.000 iscritti alla community e oltre 100.000 persone tra facebook e twitter. Prima di allora, ho ricoperto ruoli di crescente responsabilità in Dada tra Firenze e NY ed in Buongiorno tra Parma e Milano - due startup quotate, quando ancora non si parlava di startup! - guidando i rispettivi team responsabili dello sviluppo di community per il web e il mobile. Sono poi entrato a far parte del Gruppo Editoriale Condé Nast, come direttore della progettazione e dello sviluppo per Internet e lo smartphone di prodotti editoriali come Vogue, Vanity Fair, Glamour personal shopper e Wired. Ho insegnato Social Media al Politecnico di Milano e Mobile Marketing all’Accademia di Comunicazione. Ho collaborato al lancio di Maker Faire in Italia e sono stato Consigliere per Il Ministero della Funzione Pubblica sui temi di Open Government e Cittadinanza Digitale. Dal 2015 sono Consigliere del Comitato Esecutivo di Italia Startup, la più grande associazione Italiana dedicata all’ecosistema dell’innovazione in Italia con delega all’Informazione e alla Conoscenza dell’Ecosistema. Adoro leggere, correre e giocare con i robot insieme ai miei bambini.

In questi giorni è partita una lunga polemica su Userbot: progetto molto ambizioso di creare un AI italiana che competa con i grandi colossi come Microsoft o Amazon almeno per quanto riguarda le soluzioni enterprise, cioè quelle molto personalizzate per le grandi aziende. Ecco il nostro punto di vista.