DualTech by Takeoff, l’acceleratore gestito da Plug and Play come alleato italiano di DIANA, il programma di accelerazione per il futuro delle tecnologie del Defence Innovation Accelerator della NATO, ha scelto 6 startup che hanno il compito di connettere innovatori tecnologici per sviluppare soluzioni avanzate in grado di proteggere le 32 nazioni dell’Alleanza e oltre un miliardo di cittadini. Le realtà selezionate lavorano nei settori dell’energia, della sorveglianza, della condivisione sicura delle informazioni, della salute e delle performance umane, per infrastrutture critiche e nella logistica. Ecco chi sono.
Leggi anche: Da Bluesky a Meta: i social americani danno l’assalto alla cinese TikTok (appena salvata da Trump)
Chi sono le 6 startup selezionate da DualTech by Takeoff
Al secondo batch di DualTech by Takeoff partecipano:
- Zelim, con sede nel Regno Unito, che ha sviluppato una soluzione innovativa basata su intelligenza artificiale per il rilevamento, il tracciamento e l’allerta in ambito marittimo. Questa tecnologia è progettata per individuare e monitorare oggetti, persone e target marittimi in acqua anche a distanze superiori ai 50 metri. Le sue applicazioni spaziano dai settori dell’energia offshore alle crociere fino alla protezione di infrastrutture critiche, garantendo maggiore sicurezza grazie al rilevamento in tempo reale di potenziali minacce e all’emissione tempestiva di allarmi;
- AI GPR, anche questa con sede nel Regno Unito, che ha progettato un sistema di radar a penetrazione del suolo montato su droni con applicazioni sia in ambito militare che civile. La sua tecnologia è in grado di rilevare oggetti sepolti, come ordigni e strutture archeologiche grazie a un sistema multimodale di sensori che includono radar, termocamera e videocamera Red Green Blue, un sistema fondamentale nella rappresentazione dei colori nel mondo digitale;
- InEMSens, croata, che ha creato un meccanismo di sensori di interferenze elettromagnetiche potenziati dall’intelligenza artificiale che rileva e identifica minacce esplosive sepolte come mine terrestri, ordigni esplosivi improvvisati e ordigni inesplosi. La soluzione combina la tradizionale tecnologia di induzione elettromagnetica con algoritmi di intelligenza artificiale per migliorare il rifiuto del rumore di fondo e l’identificazione delle minacce anche in condizioni difficili come la presenza di obiettivi a bassa metallicità e terreni mineralizzati;
- Mantacus, statunitense che ha progettato una soluzione per la rilevazione a lunga distanza di armi nascoste a distanze fino a 50 metri o più. Questa tecnologia è ideale per la protezione di obiettivi sensibili, come istituzioni educative, stadi, aeroporti ed edifici governativi, con capacità a doppio uso nella sicurezza delle basi militari;
- Fluid Wire Robotics, con sede a Pisa, che sviluppa braccia robotiche per ambienti estremi progettate per remotizzare componenti elettrici ed elettronici in unità sigillate. Impiegate nel settore nucleare per manipolare materiali radioattivi, nelle operazioni spaziali per manutenzione satelliti e rimozione di detriti, e in ambito subacqueo per riparazioni e operazioni in energia offshore. Il loro sistema di trasmissione fluidica garantisce leggerezza, versatilità e alta efficienza operativa;
- Forg3D, dal Regno Unito, che ha elaborato un processo rivoluzionario di Additive Manufacturing basato sulla Deposition Energetica Diretta, che garantisce proprietà dei materiali pari o superiori a quelle dei componenti forgiati, indipendentemente dal tipo di metallo o dalla dimensione.Questa tecnologia permette deposizione in qualsiasi direzione, facilitando riparazioni rapide ed efficienti. Le sue applicazioni spaziano dai settori della difesa all’industria spaziale, offrendo soluzioni altamente versatili e performanti.
DuelTech by Takeoff, il programma di accelerazione
Con DualTech by Takeoff, le startup ricevono un finanziamento di 100.000 euro e partecipano a un programma di accelerazione di sei mesi, il DIANA Bootcamp. L’iniziativa include workshop, e sessioni di formazione, oltre a eventi in presenza. Durante il Bootcamp, le startup sono affiancate da mentor ed esperti che le supportano nelle loro esigenze specifiche, come lo sviluppo aziendale e tecnologico. DIANA si articola in due fasi: Bootcamp e Grow. Nella fase di Bootcamp, le startup acquisiscono una comprensione approfondita del panorama dual-use e sviluppano la loro roadmap tecnologica. Al termine del Bootcamp, 1-2 startup per sfida vengono selezionate per la fase Grow, ricevendo ulteriori 300.000 euro dalla NATO e sei mesi di supporto personalizzato.