«Penso che il mondo delle corporate sia culturalmente castrato. Io ho tre sorelle, nessun fratello. E ho tre figlie. Dunque sono circondato da ragazze e donne da tutta la vita. E penso che l’energia mascolina sia buona. La società ne è piena, mentre la cultura aziendale ha cercato di allontanarsene». Mark Zuckerberg, Ceo di Meta, ha parlato a ruota libera per quasi tre ore durante una puntata del podcast di Joe Rogan.
Lo ha fatto pochi giorni dopo l’annuncio importante che ha riguardato i social di Meta: l’addio al fact-checking. Ne abbiamo scritto sul magazine qui e qui. Concentriamoci su quel che ha detto riguardo alla cultura aziendale (intorno all’ora e mezza del podcast).
Cosa ha detto Zuckerberg sulla mascolinità in azienda?
«Penso che avere una cultura che celebri un po’ di più l’aggressività abbia i suoi meriti», ha aggiunto Zuckerberg secondo il quale si è arrivati invece a un punto in cui «la mascolinità è tossica e dobbiamo liberarcene del tutto». Il Ceo di Meta ha sottolineato che dal suo punto di vista le energie delle donne e quelle degli uomini possono coesistere e fare il bene di una società e di un’impresa.
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Il discorso sulla mascolinità è stato collegato alle arti marziali, disciplina in cui Zuckerberg si è specializzato negli anni, arrivando perfino a un passo dallo sfidare sul ring Elon Musk. Joe Rogan ha concordato su tutte la linea. Tra l’altro il podcaster conosce molto bene il mondo dell’Ultimate Fighting Championship, essendone stato un noto commentatore.
Nel corso della lunga intervista Zuckerberg ha parlato a lungo anche delle censure che sostiene di aver subìto dall’amministrazione Biden durante la pandemia, ricevendo pressioni per cancellare determinati post e contenuti riguardanti i vaccini. Con l’arrivo di Trump alla Casa Bianca si è allineato alla linea di Musk, sostenendo l’importanza del free speech.