Nel 2023 Adam Mosseri, numero 1 di Instagram, aveva avvisato gli utenti: la piattaforma avrebbe ridotto la diffusione dei contenuti riguardanti la politica, rendendo il social un luogo meno adatto alla condivisione delle notizie riguardanti temi spesso polarizzanti e divisivi. Era un altro mondo: Mark Zuckerberg aveva appena trascorso un’estate a litigare online con Elon Musk per l’affare Threads, il social di Meta che scimmiotta X. Nei giorni scorsi il Ceo dell’ex Gruppo Facebook ha però dato l’addio al fact-checking, annunciando l’introduzione negli Stati Uniti (e presto nel mondo?) delle Community Notes proprio sul modello di X. A seguire, lo stesso Mosseri ha pubblicato un Reel dicendo in buona sostanza che la politica è di nuovo benvenuta.
Perché la politica ora torna a piacere a Instagram?
«Ridurremo l’applicazione eccessiva delle norme – ha scritto Mosseri nel post – ridurremo gli errori e faremo rientrare gradualmente i contenuti politici con un approccio più personalizzato. Instagram è stato fondato sull’idea di creatività e di dare voce a tutti, e questo focus sulla libertà di parola ci aiuterà a tornare alle nostre radici».
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Come hanno sottolineato alcuni esperti del settore la battaglia sul free speech di Mark Zuckerberg non sembra genuina, soprattutto perché non è affatto il tema attorno a cui ruotava Facebook, quando è stato lanciato 20 anni fa ad Harvard (non si capisce dunque perché Zuckerberg parli di un ritorno alle origini). La lotta contro ogni forma di censura è invece la stella polare di Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo e principale supporter di Donald Trump.
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La mossa di Zuckerberg di copiare X e spingere sul free speech potrebbe essere frutto di una strategia commerciale oltre che politica (allinearsi alla nuova presidenza repubblicana). La presenza di contenuti politici divisivi è garanzia di un aumento del traffico, dei like, dei commenti e dell’engagement per le piattaforme del gruppo. C’è tuttavia l’incognita degli inserzionisti che, come già visto con Musk, potrebbero minacciare di ridurre gli investimenti pubblicitari nel caso in cui l’ambiente social dovesse diventare tossico (in buona parte lo è un po’ ovunque).
Meta perderà utenti dopo la svolta sul fact-checking?
Inoltre, come ricorda Gizmodo, negli USA sono aumentate le ricerche su Google per capire come cancellarsi da Facebook e da Instagram. Prima però di parlare di una fuga dai social del Gruppo Meta è bene ricordare che nel mondo sono quasi 4 miliardi le persone che ogni mese utilizzano i servizi delle app (da WhatsApp in poi).