Non solo spettatori, ma anche creatori e innovatori: il rapporto tra le giovani generazioni e la cultura e le industrie creative riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo economico e sociale. E il digitale moltiplica la condivisione della passione, attivando community e stimolando interessi. In Italia, il settore culturale e creativo ha registrato una crescita significativa: nel 2023 ha raggiunto un valore aggiunto di 104,3 miliardi di euro (+5,5% rispetto al 2022) impiegando 1,5 milioni di persone (+3,2%).
Per incentivare la partecipazione culturale dei giovani, sono state introdotte iniziative mirate, come l’accesso gratuito al patrimonio culturale e l’uso strategico dei social media. L’Unione Europea supporta la creatività giovanile con programmi pensati per semplificare l’accesso alla cultura e stimolare l’innovazione. È essenziale arricchire ulteriormente il panorama culturale attraverso la partecipazione attiva dei giovani: condividere punti di vista, amplificare le voci emergenti e alimentare le community appassionate di arte, cinema, letteratura e musica contribuisce a rendere la cultura sempre più inclusiva e dinamica.
In questo scenario DOOR è una piattaforma interattiva che invita gli utenti ad “aprire la porta” verso la cultura, promuovendo la partecipazione attiva attraverso sfide settimanali su temi culturali diversi. Gli utenti possono condividere i propri pensieri e recensioni, contribuendo a una community dinamica e coinvolgente. Le migliori contribuzioni vengono pubblicate e premiate, incentivando l’approfondimento e il dibattito su argomenti etici e culturali.
DOOR è tra le finaliste del programma di accelerazione MVP Factory, il programma di accelerazione dedicato all’innovazione nelle industrie culturali e creative, realizzato da Apply, Nana Bianca, StartupItalia e Radix Srl, con il supporto di Invitalia, dell’Unione Europea e del Ministero della Cultura. MVP Factory si avvale di una rete prestigiosa di partner, tra cui Rai Cinema, Giffoni Innovation Hub, BASE Milano e molti altri, per promuovere soluzioni innovative e sostenibili.
Il programma è finalizzato a incentivare l’innovazione di pratiche, prodotti, format e modalità mediante le quali viene prodotta e fruita l’offerta culturale e creativa in Italia.
Ne abbiamo parlato con Maria Allegra Sordi, Co-Founder di DOOR.
Com’è nato il vostro progetto e come si propone di migliorare il comparto delle industrie creative?
Siamo quattro studenti al secondo anno di una laurea in economia e management per arte, cultura e comunicazione. Ci conosciamo all’inizio dello scorso anno nelle aule dell’università Bocconi e dalla nostra amicizia e dalla nostra passione comune per l’arte in tutte le sue forme, nasce nel corso dell’anno l’idea di DOOR. Un progetto che vuole unire cultura e digitale con lo scopo di avvicinare i giovani all’arte, permettendo loro di crearla in prima persona tramite il confronto e la condivisione di idee e opinioni.
Esattamente cos’è DOOR?
DOOR è quello spazio digitale dove, con freschezza e dinamicità, anche le persone della nostra età possono trovare un modo di esprimersi in merito ai temi dell’arte, cinema, letteratura e musica, prendendo parte alla creazione di cultura in maniera attiva, senza essere più fruitori passivi dei contenuti che i social ci offrono oggi. Il sito è online e si sta preparando a rivoluzionare il settore delle industrie creative ospitando non solo i pensieri, gli articoli e le recensioni dei nostri followers, ma permettendo loro anche una vera e propria interazione nella modalità di commenti, like e ricondivisioni.
Social e creator per la cultura?
Un’anima social da un lato e dall’altro anche uno spazio in cui i creators più esperti e conosciuti di questi settori possono proporre contenuti esclusivi e creare uno stretto legame con i loro seguaci. Insomma, la prima community digitale in grado di coinvolgere la nostra generazione e di renderla partecipe nel mondo della cultura, non più concepita come qualcosa di lontano da noi, ma un’esperienza che ci riguarda in prima persona, dal momento che nasce proprio a partire dai pensieri e dalle riflessioni di ognuno di noi.
In che modo MVP Factory vi ha aiutato a strutturare il vostro progetto, preparandolo alle richieste del mercato?
MVP Factory è stato fondamentale aiutandoci a sviluppare la nostra idea nella giusta direzione. Gli ideali che muovono nel nostro progetto sono rimasti gli stessi, ma DOOR è cambiato più volte. Grazie alle lezioni offerte dal programma di accelerazione e il lavoro fatto con i mentor siamo riusciti a capire come deve essere costruita una startup e quali sono le linee guida da seguire per realizzare un progetto in grado di sostenersi economicamente e concettualmente. Validando diverse forme e strategie abbiamo trasformato DOOR e tutt’ora stiamo sviluppando nuove idee per riuscire a creare una versione finale del progetto che sia in grado di poter essere accolta dal mercato ed essere sostenibile nel tempo.
Quale impatto sociale o economico vi aspettate di generare?
In un mondo in cui i social riducono l’informazione a una fruizione veloce, superficiale e distorta dei contenuti, DOOR vuole essere la porta per uscire da un mondo fatto di passività e illusione, in cui vivere l’apparente vita altrui sembra essere diventato più importante di vivere la propria. Il nostro simbolo è Truman – il protagonista di “The Truman Show” – che, proprio come vogliamo fare noi uscendo da quella porta, pone fine alla finzione che lui e tutti gli spettatori del suo show stavano vivendo, iniziando a vivere veramente. Questo è l’impatto che vogliamo avere: dare vita ad un’interazione online sana e non più superficiale, ma autentica, fatta di pensieri e non di apparenza.
In che modo state validando il vostro prodotto con un MVP che riduce sprechi di tempo e risorse per avere feedback reali dal mercato?
Stiamo costruendo la nostra community su Instagram, con il nostro profilo @openyour.door . Abbiamo infatti ideato il format della “Challenge”: ogni settimana proponiamo ai nostri followers un tema inerente a cinema, arte, libri o musica e possono inviarci i loro pensieri direttamente sul nostro sito. Gli articoli vengono poi messi al ballottaggio sulle “Instagram stories” e il più votato viene pubblicato sul nostro profilo, con l’assegnazione di un premio al vincitore
Una misurazione live, del gradimento…
Con questo meccanismo siamo in grado di misurare l’interesse verso questi argomenti da parte del pubblico e il desiderio, il bisogno di esprimersi e confrontarsi dei nostri utenti. Per raccogliere più feedback abbiamo anche realizzato il primo nostro evento dal vivo al cinema Beltrade, dove abbiamo organizzato la programmazione di The Truman Show ottenendo grande successo da parte del pubblico.
Guardando al Demo Day e ai prossimi mesi, quali sono i piani per scalare il progetto? In che modo intendete attrarre partner, investitori?
Visto l’esito positivo del nostro primo evento dal vivo, vogliamo organizzarne altri anche in collaborazione con esponenti del mondo culturale sui social, in modo da accrescere sempre più la nostra community. I nostri seguaci saranno i futuri utenti di DOOR, perciò è fondamentale continuare avere una solida base di utenti con cui animare il sito. Parallelamente, rimane essenziale riuscire a sviluppare una versione definitiva del progetto e pensare, grazie al supporto del programma, alla miglior strategia di monetizzazione per la piattaforma.