Pur essendogli riconoscente per quanto fatto a OpenAI, Sam Altman non sembra nutrire simpatia nei confronti di Elon Musk. Il Ceo di Tesla è stato tra i cofounder della società che due anni fa è diventata famosa in tutto il mondo grazie a ChatGPT. Da tempo però se ne era allontanato in polemica con Altman: la società, lamentava il miliardario sudafricano, non era più un laboratorio di ricerca non profit bensì mirava a fare business con un’AI rischiosa. «È chiaramente un bullo – ha detto di recente Altman durante un podcast – ed è anche una persona a cui chiaramente piace litigare. In questo momento, sono io. Sono stati Bezos, Gates, Zuckerberg, molte altre persone. E il motivo penso fondamentalmente sia perché OpenAI sta andando davvero bene».
@fortune OpenAI CEO Sam Altman spoke about his ongoing feud with Elon Musk on Honestly with Bari Weiss, a podcast by @The Free Press. #openai #ceo #cofounder #samaltman #elonmusk #ai #artificialintelligence #chatgpt #billionaire #success #Fortune ♬ original sound – Fortune Magazine
Cosa è successo tra Elon Musk e Sam Altman
Nei mesi scorsi Musk ha fatto causa a OpenAI (l’ha poi ritirata) proprio per via della trasformazione da laboratorio dedicato all’Intelligenza artificiale a impresa miliardaria. Nel 2023 l’uomo più ricco del mondo ha lanciato per questo xAI: la società ha sviluppato Grok, chatbot a disposizione degli utenti X. Nel corso del 2024 ha chiuso un round da 6 miliardi di dollari con valutazione da 24 miliardi.
Nel frattempo OpenAI ha continuato a crescere, segnando nei mesi scorsi un record per quanto riguarda la raccolta di capitali da VC: 6,6 miliardi di dollari a una valutazione da 157 miliardi. «Elon si preoccupa di fare davvero bene – ha spiegato Altman -. Elon ha lanciato, e ora gestisce, un concorrente molto diretto (xAI, ndr) che sta cercando di fare esattamente quello che fa OpenAI. Credo che Elon sarebbe felice di tutto ciò che stiamo facendo se avesse il controllo dell’azienda».
Altman oggi è uno degli imprenditori più famosi a livello globale, alla guida dell’azienda più nota nel settore dell’Intelligenza artificiale. Il suo rapporto con Musk si è guastato negli scorsi anni. A meno di un mese dal giuramento di Trump, il Ceo di Tesla continua ad essere attivo in politica (rientra nel team alla Casa Bianca) e non è improbabile che voglia sfruttare il suo nuovo ruolo per indebolire i competitor.