Da qualche tempo, diversi utenti di Swag segnalano che le operazioni di prelievo, sia in criptovalute che in valuta fiat, risultano bloccate. Per questa ragione su Facebook è anche nato un gruppo, chiamato «Vittime di Swag», che potrebbe trovarsi di fronte a una truffa che coinvolge quasi 30.000 persone, concentrate in prevalenza nell’Italia centrale, tra Lazio, Umbria e Toscana. Ma che cosa è successo esattamente con la società di bitcoin?
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Che cosa fa Swag?
Swag, società con sede in Estonia fondata dal CEO Giovanni Lionetti e da Francesco Giampieri sostiene di promuovere il bitcoin attraverso il noleggio a distanza di macchine da mining. Swag promette che i rendimenti che oscillano tra l’8% (investendo 1.000 euro) il 14% (se si investono 50.000 euro). Rendimenti garantiti e costo del noleggio che verrà rimborsato all’utente dopo un anno, a detta della società e, ovviamente, a chi porta nuovi clienti viene pagata una commissione.
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A Milano Finanza, Giorgio Scura, fondatore e direttore del sito Decripto, specializzato nell’analisi delle truffe che coinvolgono le criptovalute, ha spiegato che venivano organizzati eventi in tutta ltalia per attirare nuovi “miners”. In particolare, nel centro Italia sono stati addirittura aperti veri e propri negozi fisici e la società ha sponsorizzato la squadra di pallacanestro di Cecina, in provincia di Livorno. Il giro d’affari, secondo Scura, è di circa 100 milioni di euro. A rassicurare i potenziali clienti c’è anche il fatto che Swag sia regolarmente registrata all’Oam, l’Organismo Agenti Mediatori a cui sono obbligate a iscriversi tutte le società che hanno a che fare con le criptovalute. Decripto ha fatto delle indagini e ha scoperto che il miner che controlla le macchine noleggiate dai clienti è BitRiver, azienda dell’oligarca russo Oleg Deripaska, sanzionata dagli Stati Uniti nel 2022 in seguito alla guerra in Ucraina e accusata di aggirare le sanzioni occidentali tramite l’uso di criptovalute. La sede legale di Swag è a Tallin, la capitale dell’Estonia.
