Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, fa di nuovo notizia. Questa volta non per i suoi eccessi e per le intemperanze mentre siede nell’aula consiliare ma perché sull’Università Niccolò Cusano, anche nota come Unicusano, ateneo telematico della prima ora, gravano accuse di evasione fiscale. Tra gli indagati ci sono lo stesso Bandecchi in qualità di amministratore delegato e l’ex rettore Giovanni Puoti.
Ma, soprattutto, l’indagine ha comportato l’improvviso spegnimento di Cusano Italia TV e Cusano News 7, fino a poche ore fa visibili sui canali 122 e 234 del digitale terrestre. Decisione che da Unicusano non hanno affatto gradito: «ognuno pagherà per le proprie responsabilità. Il tempo è galantuomo», si legge nella nota che campeggia provando a collegarsi in streaming alle due emittenti.
L’inchiesta e le accuse
Bandecchi, scrive Repubblica, è accusato di aver attinto alle casse di Unicusano usandola a mo’ di bancomat: “leggendo le fatture presenti nelle informative depositate quando l’indagine è stata conclusa, è difficile coniugare certe spese e alcuni acquisti con scopi didattici o relativi all’università. Tra il 15 e il 29 agosto 2020 ad esempio Unicusano ha affittato l’Agape Rosa, uno yacht di lusso con 12 cabine (alcune da 24 metri quadri) dotate di bagno privato, aria condizionata, tv e altri comfort. Difficile capire come mai Bandecchi lo abbia noleggiato, visto che come lui stesso lamenta, non è mai stato sentito dagli investigatori. Una cosa è certa: per quella vacanza ha speso 90 mila euro”.
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A metà novembre la procura ha chiesto il rinvio giudizio per il sindaco di Terni e altri membri dell’ateneo, con Bandecchi accusato di aver sottratto all’erario circa 22 milioni di euro dal 2016 al 2021. Nell’inchiesta sono finite pure Cusano Italia TV e Cusano News considerate attività commerciali non attinenti allo scopo istituzionale dell’università.
L’accusa di Unicusano
Ma da Unicusano non ci stanno e rimarcano il danno immediato della decisione della magistratura requirente che si è mossa ancor prima che si arrivi alla costituzione di un processo: «Oltre 250 professionalità», afferma l’ufficio stampa dell’Università Niccolò Cusano, «sono messi in mobilità e resteranno inesorabilmente senza lavoro». O, per dirla con le parole e nei modi di Bandecchi: «Andranno a fare gli agricoltori».
Dubbi sui numeri dei lavoratori coinvolti
RaiNews però mette in dubbio i numeri resi da Unicusano: “«Numeri sovrastimati», dice un collaboratore, messo alla porta settimane fa. i lavoratori coinvolti, ai quali tra l’altro sono stati promessi quattro mesi di stipendio, sarebbero un’ottantina, molti tra l’altro senza regolare contratto giornalistico. Non è la prima volta che nell’ateneo telematico si chiudono improvvisamente emittenti, per poi riaprirle sotto altro nome e a condizioni di lavoro peggiori, denuncia un avvocato che assiste un ex dipendente di Bandecchi”.