La Francia è in crisi politica da tempo. Negli scorsi giorni una mozione di sfiducia ha fatto cadere il governo di Michel Barnier. Il presidente Emmanuel Macron è dunque impegnato nella ricerca di un nuovo capo dell’esecutivo, mentre l’Europa fa i conti da mesi con l’instabilità politica della sua principale potenza, la Germania, dove si tornerà alle urne nel 2025.
Al netto del quadro in evoluzione, su StartupItalia abbiamo più volte rimarcato il valore del modello francese quando si parla di innovazione e startup. Nel 2017 Macron ha espresso il proprio obiettivo: trasformare la Francia in una startup nation. Vediamo insieme i passaggi e i numeri di questa transizione.
Quando Parigi ha cominciato a puntare sulle startup?
Sifted ha ripercorso gli ultimi dieci anni dell’ecosistema d’Oltralpe e ha individuato un anno fondamentale, il 2014. Dieci anni fa una delegazione francese si è recata al CES di Las Vegas, la più importante fiera al mondo dedicata all’elettronica di consumo. Fleur Pellerin, all’epoca ministra all’Innovazione del governo Ayrault, si recò negli Stati Uniti con una delegazione di 90 startup per dimostrare l’offerta del Paese nel comparto.
Nel 2023 l’ecosistema francese ha registrato investimenti di Venture Capital per un totale di 9,5 miliardi di euro, quasi dieci volte il valore del 2013. Se si intende l’Europa come Ue Parigi vanta l’ecosistema più ricco e vivace da questo punto di vista (ha superato la Germania: 7,3 miliardi di euro di investimenti lo scorso anno).
Nel Vecchio continente geografico solo la Gran Bretagna fa meglio in quanto a VC, con 16,3 miliardi di sterline (oltre 18 miliardi di euro). Per attirare risorse finanziarie il presidente Macron ha abbassato la corporate tax dal 33 al 27% e ha introdotto la French VISA Tech, iniziativa pensata per convincere professionisti, sviluppatori e founder a trasferirsi nel Paese.
Francia, il ruolo del pubblico nel mondo startup
In Francia il lancio Bpifrance (Banque publique d’investissement), alla fine del 2012, è stato un altro fondamentale tassello nella costruzione e nello sviluppo successivo dell’ecosistema startup d’Oltralpe. Nel 2023, la banca ha concluso investimenti per 677 milioni di euro – circa il 10% del totale dei finanziamenti VC per le startup francesi dell’anno. Bpifrance è stata un modello per il lancio di CDP Venture Capital, il veicolo che in Italia ha permesso la crescita del comparto.
Nell’identità di Paese che investe sulle startup giocano un ruolo importante anche gli hub. Station F, a Parigi, è senz’altro uno dei centri di innovazione più noti in Europa. In quanto a unicorni la Francia ha puntato molto anche su questo fronte, per accogliere sempre più aziende innovative che valgono almeno 1 miliardo di euro: i dati più aggiornati riferiscono di 31 ex startup classificate oggi come unicorni.
Nel 2024 si è parlato molto della Francia anche per quanto riguarda il settore Intelligenza artificiale. Mistral AI, scaleup d’Oltralpe, si è inserita in un mercato estremamente competitivo, candidandosi a diventarne il campione europeo. A giugno scorso ha raccolto 600 milioni di euro. Nel febbraio 2025 è in programma un summit sull’AI a Parigi, metropoli che punta a diventare la capitale dell’AI “positiva” secondo Le Monde. La stessa testata ha infine evidenziato che l’ecosistema dovrà fare i conti presto con l’uscita dall’Eliseo di Macron, il presidente che ha investito il proprio capitale politico per puntare sulla startup nation.