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“Le persone con disabilità vogliono essere riconosciute per ciò che possono fare, non per ciò che non possono fare”. Potremmo riassumere con queste parole della nuotatrice australiana, Karni Liddell, a cui a 12 mesi fu diagnosticata un’atrofia muscolare spinale, il significato della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, nata proprio con l’obiettivo di promuovere la sensibilizzazione sul valore della diversità e sull’importanza dei diritti inalienabili di ogni essere umano. Istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite, mira a garantire un costante impegno verso l’uguaglianza, la dignità e il benessere delle persone con disabilità, indipendentemente dalla loro condizione fisica, psichica o sensoriale.

Difendere e migliorare la qualità della vita  

Successivamente, nel 2006 l’Onu ha adottato la Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità, riaffermando il principio di uguaglianza e la necessità di garantire la piena ed effettiva partecipazione delle persone con disabilità alla vita politica, sociale, economica e culturale. La Convenzione invita gli Stati ad adottare misure concrete per identificare ed eliminare gli ostacoli che limitano il rispetto di questi diritti imprescindibili. In particolare, l’articolo 9 si focalizza sull’importanza di creare condizioni che consentano alle persone con disabilità di vivere in modo indipendente e di partecipare attivamente a tutti gli aspetti della vita. 

Con la ricorrenza del 3 dicembre la Convenzione ha sottolineato l’urgenza di difendere e migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, ribadendo il loro ruolo come parte integrante e attiva della società. Tuttavia, non si tratta solo di celebrare una giornata: è un’occasione per riflettere sui successi e sui contributi delle persone con disabilità, promuovendo una visione in cui nessuno è considerato un peso, ma dove tutti lavorano insieme verso una società più inclusiva e coesa.

Amplificare la leadership delle persone con disabilità

Il tema della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2024 è “Amplificare la leadership delle persone con disabilità per un futuro inclusivo e sostenibile”, che pone l’accento sul contributo attivo delle persone con disabilità nella costruzione di una società equa e sostenibile. Questo messaggio si inserisce nel contesto del Patto per il Futuro dell’Onu e del prossimo Summit Mondiale per lo Sviluppo Sociale del 2025, sottolineando l’importanza di accelerare i progressi verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. 

Questo vuole dire non escludere qualcuno considerato più vulnerabile con l’obiettivo di proteggerlo, ma promuovere invece il coinvolgimento attivo a tutti i livelli, dal globale al locale. Si tratta di garantire che politiche e azioni siano realmente inclusive, rispondendo alle esigenze individuali e abbattendo ogni forma di discriminazione, ribadendo il ruolo centrale delle persone con disabilità come leader e agenti di cambiamento.

Lavorare, viaggiare e spostarsi liberamente

In Italia le persone con disabilità sono circa 3,1 milioni, pari al 5,2% della popolazione, secondo i dati più recenti dell’Istat. Tuttavia, ampliando il concetto di disabilità a coloro che dichiarano di avere limitazioni meno gravi, il numero totale sale a circa 12,8 milioni, ovvero il 21,3% della popolazione, comprendendo disabilità motorie, sensoriali o croniche. 

Le persone con disabilità si trovano spesso ad affrontare maggiori difficoltà nel mondo del lavoro, dove il tasso di occupazione è significativamente inferiore alla media: solo il 33,5% tra i 15 e i 64 anni è impiegato, rispetto al 60,2% della popolazione senza disabilità. Ma dal lavoro al mondo dei trasporti, fino al tempo libero, l’abbattimento delle barriere deve avvenire a 360 gradi se si vogliono effettivamente dare le stesse opportunità a donne e uomini in qualsiasi condizione personale. 

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Foto Pexels – Anas Aldyab

Vorrei prendere il treno onlus 

E anche se la strada è lunga vanno segnalate anche le tante iniziative messe in campo, esempi virtuosi di ciò che si può fare se solo ci si impegna. Uno di questi esempi è quello di Iacopo Melio, presidente di #VorreiPrendereIlTreno Onlus, che da anni è impegnato con tenacia per abbattere le barriere architettoniche e culturali, trasformando il diritto alla mobilità e all’accessibilità in una battaglia simbolo per una società più giusta. Perché non essere condizionati nei propri movimenti è il primo passo per essere indipendente.  

Turismo senza barriere in Italia

Da “Alto Adige per tutti” al progetto C.Os.T.A. in Puglia, solo per fare due esempi, sono invece molte le iniziative che mirano a sviluppare in maniera sistemica anche in campo turistico un’effettiva inclusione, con strutture accessibili, percorsi adatti a tutte e a tutti, segnalando le esperienze e le attività realmente senza barriere. 

In Calabria la Cooperativa Sociale Terre Joniche (Calabria) ha unito inclusione e legalità, trasformando terreni confiscati alla mafia in opportunità di lavoro per persone con disabilità, dove si promuove un modello di economia solidale con agriturismi accessibili e attività agricole partecipative.

Un premio alle città più accessibili d’Europa

Dai progetti locali a quelli di più ampio respiro, proprio in vista della Giornata delle persone con disabilità il 28-29 novembre a Bruxelles è stato assegnato alla città di Vienna il premio Access City Award, un riconoscimento per le realtà dell’UE che stanno compiendo sforzi eccezionali per diventare accessibili alle persone con disabilità, organizzato dalla Commissione europea in collaborazione con il Forum europeo della disabilità.

L’urgenza del cambiamento

La vera urgenza sta quindi nel passare dalla consapevolezza alle azioni concrete: abbattere barriere, ridisegnare spazi, creare politiche che mettano al centro la dignità e il potenziale di ogni persona. Non si tratta di “integrare”, ma di costruire un mondo dove ogni differenza sia una risorsa, e nessuno sia lasciato indietro. È tempo di trasformare le parole in infrastrutture accessibili, scuole inclusive, posti di lavoro aperti al talento e alla diversità. Ogni giorno che passa senza questo cambiamento non è solo un’opportunità persa, ma un diritto negato. Questa giornata non invita solo a guardare avanti, ma a fare del presente un luogo più giusto e possibile per tutti.

Immagine in copertina: RUN 4 FFWPU – Pexels