Come ricorda il Guardian, sessant’anni fa (1964) il Giappone introduceva i treni proiettile tra Tokyo e Osaka. Nel 2024 un progetto per collegare le due città – distanti fra loro 515 km – punta a costruire una strada “nastro trasportatore” con l’obiettivo di risolvere i problemi che riguardano la logistica, il trasporto delle merci e le sfide del commercio online. In confronto all’alta velocità, almeno a giudicare dalle prime immagini, questa infrastruttura dovrebbe essere più lenta.
Come funzionerà la strada “nastro trasportatore” in Giappone?
Come si vede nel video qui sopra realizzato in computer grafica, la strada “nastro trasportatore” in Giappone dovrà consentire il passaggio di grandi container – ciascuno con una capacità di peso di una tonnellata – in movimento lungo tre corsie. Non ci saranno autisti perché sarà tutto automatizzato e attivo 24 ore su 24. Con l’aumento di acquisti e spesa online le aziende di logistica farebbero infatti fatica a trovare manodopera a sufficienza.
Per trasportare le merci queste strade “nastro trasportatore” saranno collegate a porti, aeroporti e punti strategici della logistica, in modo da ritirare facilmente i prodotti e condurli a destinazione. Al momento rimane un progetto su carta, con i primi test che inizieranno non prima del 2027/2028: se dovessero dare esito positivo, alle sperimentazioni seguirà la costruzione della rete che entrerà in funzione alla metà del prossimo decennio.
«Il concetto chiave è quello di creare spazi dedicati all’interno della rete stradale per la logistica, utilizzando un sistema di trasporto automatizzato e senza equipaggio 24 ore su 24», ha commentato Yuri Endo, alto funzionario del ministero dei trasporti giapponese che sta seguendo il progetto.
Esempi di innovazione nella logistica in tutto il mondo
Per il trasporto innovativo delle merci sono diverse le iniziative in giro per il mondo e l’automazione è senz’altro protagonista di questi test. Negli Stati Uniti catene di supermercati come Walmart puntano a introdurre furgoni a guida autonoma per rifornire i negozi; Volvo e la scaleup Aurora hanno siglato una partnership per introdurre camion senza autista (pur riscontrando di recente qualche difficoltà); Amazon da anni è al lavoro con i droni per la consegna dei pacchi; parlando infine di trasporto merci e di persone i progetti di Hyperloop in varie parti del globo (Europa compresa) sono stati accolti in maniera contrastante.