Oltre a rilasciare interviste e litigare con la stampa, il 19 novembre Jeremy Clarkson ha parlato alcuni minuti dal palco della protesta di Londra, dove è intervenuto a sostegno degli agricoltori che hanno protestato contro l’introduzione di una tassa di successione al 20% voluta dal governo laburista.
«Sarò onesto – ha detto in apertura lo showman – ho vissuto a Londra per 30 anni. E quando ero qui, così come tante altre persone che vivono in città e stanno su Twitter, pensavo che gli agricoltori girassero in Range Rover, lamentandosi, per poi a febbraio andare tutti a sciare». Accolto dalle risate del pubblico, il suo mea culpa è stato poi seguito dalle riflessioni alla luce della sua nuova vita da agricoltore.
Clarkson, nuovo attacco agli ambientalisti
«Cinque anni fa ho iniziato a fare questo lavoro e ho capito quanto incredibilmente difficile sia, e complicato e freddo. Molto freddo, anche quando arriva il momento della raccolta. E la selva di costi mi ha sconcertato». Criticando il piano del governo di introdurre questa tassa di successione al 20% ha anche preso di mira gli ambientalisti. «Ti urlano addosso senza fine perché le tue mucche alterano la composizione dell’atmosfera e i tuoi fertilizzanti rovinano la freschezza dei salmoni». Ha poi aggiunto: «Stiamo solo cercando di preparare colazione, pranzo e cena»
Da quando ha cambiato vita, acquisendo una fattoria e raccontando le proprie imprese nella serie tv di Prime Video Clarkson’ Farm, il giornalista continua a farsi portavoce della categoria. Lo aspetta un futuro in politica?