È davvero un piacere dopo tre decadi ripartire nuovamente in compagnia del turista statunitese George Stobbart e della coraggiosa report francese Nico Collard, protagonisti dell’indimenticabile punta e clicca Broken Sword – Shadow of the Templars, che arriva oggi su PC e console d’ultima (e penultima) generazione interamente localizzato col titolo Broken Sword – Il Segreto dei Templari Reforged.
È davvero un piacere perché in questa opera di rimasterizzazione i ragazzi inglesi di Revolution non si sono limitati solo a operare un maquillage grafico sulle tavole fumettose che fanno da sfondo all’avventura, migliorando nel contempo le animazioni dei protagonisti e la caratterizzazione dei tanti PNG, ma hanno anche rimesso mano al gameplay, introducendo una sensata modalità per neofiti.
Infatti, vuoi il fatto che negli ultimi anni i videogame sono diventati assai più facili, vuoi che il genere dei punta e clicca è caduto piuttosto in disuso, Broken Sword – Il Segreto dei Templari Reforged potrebbe non essere poi così accessibile per il giocatore del 2024. Ecco allora che la modalità Storia arricchisce con intelligenza e rispetto la formula originale con una serie di accortezze che non sono certo volte a svuotarla di significato.
Se sceglierete quest’ultima, insomma, semplicemente nel corso degli enigmi il gioco eliminerà le varie parti dello scenario con le quali non dovrete più interagire perché parte di rompicapo già completati e vi aiuterà a proseguire lasciandovi lungo il cammino una serie di indizi utili a comprendere cosa fare, dove e in che modo.
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Più che una facilitazione delle meccaniche di gioco, un aggiornamento delle stesse per renderle il più possibile attuali rispetto alle accresciute esigenze dei giocatori del terzo millennio. Non c’è insomma da vergognarsi a scegliere la modalità Storia al posto della Classica perché il livello di sfida, se non si utilizzano i suggerimenti, resta pressappoco inalterato.
Insomma, si tratta di un’opera curata con la dovuta attenzione e il risultato è sicuramente all’altezza coi tempi. Il gioco in sé non è invecchiato di un solo giorno e in più il restyling per rassodarne l’estetica e la parte ludica ha permesso al videogioco di apparire persino più invitante oggi rispetto al 1996, quando debuttò per la prima volta (nel 2009 uscì anche una Director’s Cut). Un’avventura punta e clicca da giocare sotto Natale.