Talvolta quando le serie vengono spremute fino all’osso capita che, se non si sa più come innovare, il passo successivo sia quello di cambiare protagonista. Accadde nel 1994 al povero pipistrello di Aero The Acro-Bat che, dopo due platform convincenti, si vide defraudato del proprio videogame. Iguana Entertainment e Sunsoft preferirono puntare su un ex cattivo. Nasceva così Zero the Kamikaze Squirrel.
Zero the Kamikaze Squirrel, un po’ Rambo un po’ Conker
Il terzo capitolo della serie presentava dunque meccaniche leggermente riviste dovute al fatto che in Zero the Kamikaze Squirrel il personaggio principale aveva perduto le ali ma sfoggiava tecniche di combattimento tutte nuove utili a rinfrescare il gameplay facendolo virare a tratti verso lo sparatutto a scorrimento, dato che il tirapiedi del perfido Edgar Ektor ha la possibilità di lanciare shuriken come se piovesse.
La riproposizione su Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch, PS4 e PlayStation 5 da parte dei ragazzi di Ratalaika Games è alquanto fedele, potremmo dire 1:1 ed esattamente come gli altri due capitoli il titolo si ripresenta nel 2024 proprio come appariva nel 1994. Difficoltà tendente verso l’alto inclusa.
Zero the Kamikaze Squirrel è dunque principalmente indirizzato ai giocatori che oggi si involano verso la quarantina e sono cresciuti con i videogiochi che affollavano la line up del Super Nintendo.
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Ma può rappresentare per i più giovani e curiosi un’ottima occasione per scoprire un buon platform dell’epoca anche se non è invecchiato bene come i vari Donkey Kong Country, Super Mario e Sonic.