La prima volta lo abbiamo visto circolare a ottobre in un ambiente controllato: era un set cinematografico negli studi della Warner Bros., in California. Nei giorni scorsi il Cybercab, il robotaxi di Tesla, è stato notato all’interno della Gigafactory della multinazionale in Texas. Su X è stato pubblicato un filmato in cui si nota il veicolo mentre percorre alcune strade. Non si riesce a vedere se a bordo ci fosse o meno qualcuno, come impone la legge. Ora che Trump ha vinto le elezioni USA cosa può succedere nel settore della guida autonoma?
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— Adan Guajardo (@AdanGuajardo) November 10, 2024
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Cybercab, Trump farà un regalo a Musk?
Negli Stati Uniti sono diverse le città che stanno sperimentando e offrendo corse in robotaxi. Waymo (Google) è una delle società attive. Tra i problemi che frenano l’adozione di massa di un servizio simile ci sono le scelte dei decisori politici: il caso più emblematico è quello di Cruise, società del gruppo General Motors, che a San Francisco si è vista ritirare la licenza dopo un incidente nel 2023.
E Tesla? La società di Elon Musk, come spesso accade, aveva più volte rinviato l’annuncio dei robotaxi, presentati infine poche settimane fa. Come si legge su HDmotori, per testare simili veicoli la legge impone che al volante ci sia sempre una persona, pronta a intervenire in caso di pericoli. Solo che il Cybercab non ha volante e nemmeno pedali.
Per questo ha deciso di far circolare il veicolo autonomo in un ambiente controllato come il perimetro della Gigafactory texana. Con Trump di nuovo alla Casa Bianca è ragionevole ipotizzare che il nuovo presidente ricambi i molti favori fatti dall’uomo più ricco del mondo in campagna elettorale, ad esempio rendendo meno rigide le regole per la sperimentazione di simili veicoli.