Se c’è un accessorio che può fare la differenza nell’ecosistema “postazione di lavoro”, soprattutto quando si tratta di remote working, quello è senza dubbio la tastiera. In questa nuova recensione che arricchisce la sezione device del nostro sito, vi parliamo della Keychron K5 Max, un prodotto che abbiamo testato per diversi giorni, alle prese con tante interviste da scrivere, mail da spedire e notizie da trovare. Alla fine si è rivelata una compagna di lavoro decisamente utile e, nota positiva, molto silenziosa.
Fatto l’unboxing, la prima cosa che colpisce della Keychron K5 Max è il suo profilo davvero sottile, con telaio di alluminio scuro. Dalla parte bassa – 17 mm – si alza fino a 22 mm. A differenza di altre tastiere meccaniche, dal design forse più freddo e appunto meccanico, il prodotto oggetto della nostra recensione si distingue per il design: slim, con tasti arrotondati ai bordi e una gradevole composizione cromatica di grigi lungo l’intera tastiera (non male la chicca del pulsante esc che brilla di arancione).
Keychron K5 Max, la recensione
Per chi trascorre molte ore a scrivere, la sensazione tattile è fondamentale. La Keychron K5 Max offre switch meccanici di alta qualità che garantiscono un feedback ottimale ad ogni pressione dei tasti. La rumorosità è più che generosa: soddisfa chi sta digitando (anche l’orecchio vuole la sua parte) senza però disturbare coinquilini, mogli o neonati dormienti dal sonno leggerissimo. Un equilibrio davvero stabile dal punto di vista sonoro. I tasti a profilo basso riducono l’affaticamento delle dita, permettendo una digitazione più veloce e confortevole. La possibilità di sollevare la tastiera con due pratici stand sul retro completa il pacchetto.
Ma La K5 non è soltanto apparenza. Una delle caratteristiche più apprezzabili è la connettività wireless tramite Bluetooth 5.1. Si collega a computer, tablet e perfino a smartphone senza dover litigare con diabolici cavi che ingombrano la scrivania. Un grande aiuto per i patiti dell’ordine e della pulizia mentre si lavora. Inoltre, la tastiera supporta la connessione fino a tre dispositivi contemporaneamente, permettendo di passare facilmente da uno all’altro con un banale tocco. Questa funzione è particolarmente utile per chi lavora su più piattaforme o dispositivi.
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Come tastiera compatta la K5 non ha tuttavia sacrificato un elemento per molti fondamentale quando si parla di simili accessori. Il prodotto vanta infatti un tastierino numerico prezioso per chi, oltre che con le lettere, deve lavorare quotidianamente con i numeri tra tabelle, fogli di calcolo e codice. Altro aspetto che abbiamo apprezzato – noi che siamo agnostici in questa materia – il prodotto è compatibile sia con macOS sia con Windows e include keycaps aggiuntivi per adattarsi a entrambe le piattaforme.
Inoltre, grazie al supporto per QMK/VIA, è possibile personalizzare la tastiera se siete patiti e nerd a tal punto, impostando tutto secondo le vostre esigenze lavorative. Questa flessibilità, va da sè, è ideale per programmatori, designer e professionisti che necessitano di variazioni specifiche.
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La batteria integrata da 2000 mAh offre un’ottima autonomia, garantendo fino a 72 ore di utilizzo continuo con l’illuminazione RGB attiva e ancora di più senza illuminazione. Non c’è bisogno di preoccuparsi di ricariche frequenti, e quando necessario, la porta USB-C consente una ricarica rapida e affidabile. Immancabile, come anticipato, l’illuminazione RGB: le possibilità sono parecchie e nella rilassante penombra del vostro ufficio domestico la tastiera brillerà a dovere.
Come prodotto la K5 Max ci ha convinto sotto molti aspetti, contribuendo ad accompagnare il nostro lavoro con il giusto rumore, senza riempire la stanza di fastidiosi tic-tic-tic. Minimal nel design, è solida dal punto di vista costruttivo. Forse il prezzo non è la parte più piacevole per chi vorrebbe ragionare su un acquisto.
