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L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea è costata al centro finanziario londinese circa 40.000 posti di lavoro, secondo quanto ha affermato il sindaco della City di Londra, Michael Mainelli, in un’intervista a Reuters. Tra le città dell’UE ad aver guadagnato di più ci sono: Dublino, Milano, Parigi e Amsterdam. In termini di impatto, anche economico, quanto ha contato la Brexit? E quali sono le città che ne hanno tratto più vantaggio?

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Le stime di Michel Mainelli

Secondo le stime di Michel Mainelli, l’impatto della Brexit è molto profondo. Tra le capitali europee che ci hanno guadagnato di più ci sono: Dublino, che ha attirando 10.000 posizioni, Milano, Parigi e Amsterdam, che hanno beneficiato della migrazione dei posti di lavoro post Brexit. «La Brexit è stata un disastro – ha detto Mainelli – Nel 2016 avevamo 525.000 lavoratori ma secondo la mia stima ne abbiamo persi poco meno di 40.000». Il conteggio di Mainelli, che ha trascorso anni a tracciare le sorti del centro finanziario britannico prima di diventare Lord Mayor della City e che ha contatti con centinaia di aziende della City, è di gran lunga superiore ai 7.000 posti di lavoro che, secondo i consulenti di EY, hanno lasciato Londra per l’Unione Europea entro il 2022. «Allo stesso tempo, a Londra, il numero di lavoratori è aumentato a 615.000 con la crescita dei settori assicurativo e di analisi dei dati», ha affermato il sindaco Mainelli.