«Le nostre comprovate efficienze di scala sono state migliorate dal nostro investimento nell’AI, che ha ridotto le spese operative e migliorato i profitti lordi». Nel presentare i risultati finanziari, il Ceo di Klarna Sebastian Siemiatkowski ha anticipato i prossimi piani della fintech svedese specializzata nel segmento Buy Now Pay Later: licenziare di nuovo parte del personale. Come si legge su BBC, saranno di meno le risorse interne, ma verranno pagate di più.
Quanti dipendenti ha licenziato finora Klarna?
Non è la prima volta che Klarna licenzia. Nel maggio 2022 ha licenziato 700 persone e a settembre dello stesso anno ne ha mandate a casa 100; nel 2023 da 5mila dipendenti l’azienda è arrivata ad averne 3.800 dopo una serie di ulteriori tagli all’organico. Nel 2021, quando valeva 46 miliardi di dollari, la società dava lavoro a 7mila persone ma era molto lontana dall’essere profittevole. Nel primo semestre 2024 la società ha registrato un utile rettificato di 66 milioni di dollari. A questo punto il Ceo Siemiatkowski ha detto che l’obiettivo sarà dimezzare l’organico, licenziando altre 2mila figure.
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Saranno rimpiazzate dall’intelligenza artificiale: come ha riportato Reuters, si tratta di chatbot che sarebbero molto più rapidi ed efficienti nell’interfacciarsi con i clienti. Se gli umani impiegano 11 minuti a risolvere un problema ed eseguire un task, l’intelligenza artificiale impiegherebbe appena 2 minuti. Il Ceo di Klarna non ha comunicato le tempistiche di questo ennesimo taglio al personale e ha detto che d’ora in avanti la fintech assumerà soltanto ingegneri.
Quante persone perderanno il lavoro per colpa dell’AI?
Sono anni che il settore economico e non solo discute delle implicazioni dell’AI nel mercato del lavoro. Le visioni spaziano da chi prevede un futuro da lacrime e sangue per la maggior parte delle occupazioni, che saranno spazzate via dall’intelligenza artificiale, a chi stima un impatto graduale che, come successo con internet, genererà al tempo stesso nuovi lavori.
Secondo uno studio pubblicato a inizio 2024 dal Fondo Monetario Internazionale l’AI avrà un impatto sul 40% dei lavori a livello globale. Per quanto riguarda le economie avanzate la percentuale aumenta perché «circa il 60% dei posti di lavoro potrebbe essere influenzato dall’AI», si legge. Se non governato adeguatamente la tecnologia potrebbe aumentare le disuguaglianze, così dice l’FMI. Per fronteggiare questo cambiamento è sempre più determinante la formazione continua e la capacità di utilizzare i nuovi strumenti.