Texas Instruments ha reso noto di essersi aggiudicata una parte del denaro stanziato dall’amministrazione Biden nell’ambito del Chips Act, il provvedimento del marzo dello scorso anno volto a rafforzare la produzione di chip e semiconduttori sul suolo americano così da tutelare le Big Tech a stelle e strisce dalle turbolenze geopolitiche attorno a Taiwan.
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Il colosso industriale e lo U.S. Department of Commerce hanno firmato un accordo preliminare non vincolante per un trasferimento diretto fino a 1,6 miliardi di dollari per finanziare tre fabbriche di wafer da 300 mm già in costruzione in Texas e Utah.
Il finanziamento e il credito d’imposta, si legge nel comunicato, “aiuterebbero Texas Instruments ad avere una fornitura geopoliticamente affidabile di semiconduttori cruciali per il settore dell’elaborazione”. Texas Instruments prevede di ricevere per effetto degli investimenti tra i 6 e gli 8 miliardi di dollari di credito d’imposta dal Tesoro USA.