Due legislatori statunitensi hanno chiesto che l’amministrazione Biden indaghi sulla cinese TP-Link Technology Co e sulle sue affiliate per potenziali rischi per la sicurezza nazionale derivanti dai loro router WiFi. Il timore è quello che possano essere utilizzati in attacchi informatici contro gli Stati Uniti. Pe questa ragione, il rappresentante repubblicano John Moolenaar e il rappresentante democratico Raja Krishnamoorthi, che presiedono la Commissione speciale della Camera sulla Cina, hanno richiesto un’indagine in merito al Dipartimento del Commercio.
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Perchè è stata chiesta l’indagine su TP-Link
Secondo la società di ricerche IDC, TP-Link è il maggiore venditore di router WiFi a livello internazionale in termini di volume. Nel richiedere l’indagine, i legislatori statunitensi hanno citato vulnerabilità note nel firmware di TP-Link e casi in cui i suoi router sono stati sfruttati per colpire funzionari governativi nei paesi europei. «…Richiediamo al Dipartimento del Commercio di verificare la minaccia rappresentata dai router (per piccoli uffici/uffici domestici affiliati alla Cina), in particolare quelli offerti dal più grande produttore al mondo, TP-Link», cita la lettera di richiesta inviata al segretario al Commercio Gina Raimondo. Per contro, l’ambasciata cinese ha affermato di sperare che le autorità «abbiano prove sufficienti per identificare incidenti informatici, piuttosto che fare speculazioni e accuse infondate».