Il Giappone medievale di questi tempi va molto di moda su console e PC. Ma già quarant’anni fa titoli pioneristici si facevano strada sul medesimo tema. Ikki, uscito nel 1985, non ha scritto pagine epiche nella storia del videoludo, ma la stessa Sunsoft ha deciso di ritornarci svecchiando un minimo il prodotto e inserendovi meccaniche per rendere l’esperienza più frenetica possibile. A volte, a nostro avviso, fin troppo. Scoprite di più nella nostra recensione di Ikki Unite.
Ikki Unite, la recensione
Abbiamo provato Ikki Unite su Nintendo Switch, console senz’altro suggerita per titoli del genere. A disposizione abbiamo 16 personaggi giocabili e altrettanti sono quelli che popolano ogni run. Siamo infatti di fronte a un titolo votato al multiplayer cooperativo. Peccato che i server non siano proprio affollati.
Vi risparmiamo i dettagli sulla storia, che parla di rovesciare il potere combattendo nemici e calamità. Su schermate piatte e con dettagli davvero abbozzati, iniziano le nostre scorribande, alla ricerca del maggior numero di nemici da uccidere. Una cosa che salta subito all’occhio in Ikki Unite è la quantità sovrumana di avversari – umani e bestiali – che vi si scaglierà addosso con la voracità di insetti impazziti.
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I combattimenti per questo risultano caotici. Senza contare che gli sprite dei personaggi e dei nemici sono in 2D, senza alcuna profondità. Nel complesso Ikki Unite è un titolo che a nostro avviso fatica a sfiorare la sufficienza. Da apprezzare però l’elemento roguelike, con mappe che si ricreano proceduralmente e che danno a missioni ripetitive quel tocco di varietà.