Quali sfide attendono la società di domani? Quali sono i rischi e quali le possibilità offerte dallo sviluppo tecnologico? Il nostro mondo, la nostra società, il lavoro e le economie non sono mai stati così liquidi e imprevedibili. Tre volumi per provare a comprendere che sta accadendo, così da rientrare dalle ferie con una marcia in più.
Le sfide della società onlife (Giuseppe Iacono)
Siamo nel pieno della società onlife, con una diffusione sempre più vasta di tecnologie di Intelligenza Artificiale nella vita quotidiana. Questo rappresenta per vaste fasce della popolazione un ulteriore salto di complessità nell’esercizio dei diritti di cittadinanza e, per la società nel suo complesso, nella capacità di tenuta democratica.
È elevato, così, il rischio di aumento delle diseguaglianze e dell’esclusione sociale e, per contrastarlo, è necessario acquisire rapidamente, come comunità, la capacità di orientare l’evoluzione tecnologica, essenziale per il governo del futuro.
La sfida, pertanto, consiste nel costruire le condizioni per uno scenario socialmente desiderabile e sostenibile, evitando di adattarsi alle necessità del mercato delle tecnologie, sollecitando la partecipazione collettiva dei cittadini e ponendo le leve del governo della rivoluzione digitale al servizio del bene comune.
Il fulcro di questa sfida è nell’acquisizione adeguata di consapevolezza digitale da parte dei cittadini, delle amministrazioni pubbliche, delle aziende, della politica, con una cultura diffusa di e-leadership, attraverso percorsi di trasformazione che passino dallo sviluppo sostenibile agli ecosistemi di innovazione, dai sistemi educativi all’apprendimento permanente e al governo aperto.
Ponendo al centro la “questione competenze”, le persone. Rivolto in primis a chi ha un ruolo nei processi di cambiamento della società nel suo complesso, in particolare ai formatori, agli specialisti, agli studiosi, ai manager e ai policy maker, il testo ha l’ambizione di essere uno strumento di riflessione sulla necessità di considerare gli interventi sul tema delle competenze come necessari e abilitanti alla trasformazione digitale, questione trasversale e non di settore.
Qui per leggere l’estratto in esclusiva per StartupItalia.
Il lavoro che vorrei (Anna Marino)
Avete mai provato a chiedere ai vostri figli e figlie qual è il lavoro che vorrebbero? E se hanno idea di quale percorso seguire per raggiungerlo? Certo, è difficile avere le idee chiare in questo momento di incertezza, ma le coordinate per orientare figli, famiglie, imprese e istituzioni alla ricerca di competenze green e innovative si trovano ascoltando chi ha dato voce alla propria passione per la sostenibilità, trasformandola in un lavoro.
La sostenibilità è certamente la più grande sfida del nostro tempo. È un cambiamento del modello di fare impresa che non ha più come unico obiettivo quello della crescita dei profitti e del business, ma che tiene conto allo stesso modo dell’impatto su ambiente, società e persone. Si tratta di un cambiamento che non è più un’opzione, ma una necessità.
L’autrice di questo libro ha selezionato venti profili dalle professionalità molto diverse, dall’energy manager al green fashion designer, e le ha intervistate per rendere le loro voci accessibili e creare una costellazione di lavori della sostenibilità.
Qui per leggere l’estratto in esclusiva per StartupItalia.
Il potenziale nascosto (Adam Grant)
Cos’hanno in comune l’attore comico Steve Martin, il giocatore di baseball Robert Allen Dickey e la percussionista Evelyn Glennie? Quale legame accomuna il sistema scolastico finlandese e il team che ha guidato la missione di salvataggio dei trentatré minatori cileni intrappolati nella miniera di Copiapó, nel 2010? E cosa c’entrano, in tutto questo, le spugne marine? Sono tutti ottimi esempi della capacità di valorizzare “Il potenziale nascosto” dentro ciascun individuo (e in ogni organizzazione).
Adam Grant intreccia evidenze scientifiche rivoluzionarie, intuizioni sorprendenti e un’avvincente narrazione per spiegarci come persone, team e imprese possano sbloccare le proprie risorse più preziose e andare oltre le aspettative, raggiungendo traguardi inaspettati.
Oggi, d’altronde, viviamo in un mondo ossessionato dal talento: a scuola celebriamo gli studenti dotati, nello sport gli atleti nati e nella musica i bambini prodigio. Sempre più spesso, però, l’ammirazione per chi parte con vantaggi innati ci induce a trascurare le distanze che noi stessi possiamo percorrere. Sottovalutiamo le tante abilità che possiamo acquisire, così come i livelli di bravura che possiamo raggiungere. Eppure tutti possiamo diventare più bravi a migliorare. E quando l’opportunità non viene a bussarci, possiamo sempre costruire noi una porta.
Dalle aule scolastiche alle sale riunioni, dal sottosuolo al cosmo passando per il parco giochi e le Olimpiadi: passo dopo passo e storia dopo storia, Grant dimostra che il progresso non dipende tanto dall’impegno che profondiamo quanto dalla capacità che abbiamo di apprendere e dalla “passione armoniosa” che anima le nostre giornate. Così come la crescita non riguarda il genio con cui nasciamo ma il carattere che sviluppiamo.
Il saggio illustra come costruire le capacità caratteriali e le strutture motivazionali con cui possiamo realizzare appieno il nostro potenziale, come assemblare le impalcature temporanee che – grazie al sostegno degli altri – possano aiutarci ad arrivare più in alto di quanto avremmo potuto da soli, e come progettare sistemi in grado di creare opportunità per tutti coloro che finora sono stati sottovalutati.
Qui per leggere l’estratto in esclusiva per StartupItalia.