Quanto sono accessibili gli smartphone oggi? Essenziali per compiere ormai qualsiasi tipo di operazioni, da un bonifico via app di home banking al dialogo con la Pubblica amministrazione attraverso l’AppIO, icone troppo piccole e sistemi operativi eccessivamente arzigogolati rischiano di lasciare indietro una cospicua fascia della popolazione, che peraltro in Italia è pure ormai maggioritaria: quella più anziana. Non è facile per chi ha superato i sessanta restare al passo coi tempi, considerato anche che la tecnologia ormai fa passi da gigante in pochissimo tempo. E non è nemmeno facile trovare una soluzione a misura di “consumatore senior” che non indispettisca chi riceve il device dai propri figli o nipotini che certo non si sente vecchio e non vuole prodotti ad hoc. Per questo ci è subito parso interessante l’Emporia Smart.6.
Recensione dell’Emporia Smart.6
A differenza di altri prodotti pensati per i consumatori più anziani, infatti, l’Emporia Smart.6 sembra in tutto è per tutto un prodotto tradizionale e con quel suo look giovanile e di sicuro impatto maschera bene le reali finalità del device. È bello da vedere e maneggevole da tenere in mano. Benché sia un po’ più grande del solito, è però più leggero di altri smartphone dalle dimensioni maggiormente contenute: 209 grammi senza custodia. E soprattutto è sufficientemente sottile (11mm) da poter essere messo in tasca.
Certo, non è un mostro di tecnologia (né avrebbe avuto senso che lo fosse stato) ma sa comunque farsi ben volere anche perché nella confezione include, oltre al cavetto USB-C per la ricarica (niente alimentatore, come prescritto dalle più recenti norme comunitarie anti RAEE, salvo la stand di ricarica di cui parleremo a breve), anche una custodia a libretto – al tatto pare un po’ posticcia e non troppo resistente, ma non la abbiamo voluta mettere alla prova con urti e cadute – e soprattutto un paio di auricolari a filo.
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Una piacevole sorpresa considerato anche che il prezzo dell’Emporia Smart.6 non lo posiziona certo tra i device più a buon prezzo: circa 400 euro. In questo modo però si hanno già tutti gli accessori e non serve acquistare nient’altro.
Il gruppo degli obiettivi (sensore principale da 50 Megapixel; un elemento TOF e anche da un’unità da 2 Megapixel) che include anche il tasto SOS non sporge e nemmeno influenza il baricentro quando lo si tiene in mano. Sul profilo sinistro trovano posto il bilanciere del volume e lo slot per la Sim e la scheda microSD (nella confezione è incluso anche l’estrattore). Sul fronte opposto troviamo il pulsante di accensione e il lettore di impronte digitali, opportunamente evidenziato con la colorazione rossa.
Sul fondo sono ospitati l’ingresso USB Type-C, l’altoparlante di sistema, il microfono e i contatti per la base di ricarica. Già, perché volendo è possibile ricaricare il device su uno stand incluso nel pacchetto come si faceva qualche tempo fa coi cellulari cordless, con l’unica differenza è che l’Emporia Smart.6 andrà posizionato in orizzontale, a schermo in su, anziché in verticale. Una soluzione intelligente che permette di ricaricare senza dover perdere tempo cercando ingressi e cavetti.
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Ma ciò che più ci interessa lo si vede solo avviando il device: ovvero il sistema operativo che, basato sul (vecchio, ormai) Android 13 è stato opportunamente modificato da Emporia per amplificarne l’accessibilità a tutti coloro che non hanno voglia di smanettare col cellulare e magari non ci vedono nemmeno più troppo bene.
La user experience è agevolata da tasti molto più grandi del normale e da una serie di opzioni semplificate. In tutto ciò si rivelano particolarmente utili lo schermo dalla diagonale da ben 6,58 pollici e dalla risoluzione da 1.080×2.408 pixel (la cui resa è più che discreta anche all’aperto, illuminando al massimo il dispositivo) e dal comparto sonoro che amplifica la ricezione delle chiamate.
Sotto la scocca una batteria da 4.900 mAh che garantisce autonomia a sufficienza per le operazioni quotidiane considerato che, come si anticipava, il chipset Mediatek Dimensity 700, non è certo un SOC che setta nuovi standard per ciò che riguarda la potenza. Chiudiamo ricordando i 6 GB di Ram e 128 GB di storage, eventualmente espandibili con microSD.
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Insomma, con questo device Emporia si conferma certamente un punto di riferimento per i cosiddetti senior phone. Ma sebbene la silver economy sposti miliardi e sia uno dei pochi comparti che non conosce crisi dato il crescente numero di utenti e dalla certezza economica rappresentata delle pensioni, il prezzo (399,99 euro) è sicuramente l’elemento che più stona, specie nel caso in cui stavate pensando di fare un regalo al nonno. Non possiamo infatti dire che sia un device “per tutte le tasche”. Ma, a parte quello, è senz’altro un prodotto intelligente e funzionale che soprattutto a livello visivo non permette di cogliere la sua natura agevolata, evitando imbarazzi in chi lo adopera. Ed è ciò che più conta.