Un horror psicologico che parte da una domanda angosciante. Chi ha rapito Megan, la fidanzata del protagonista? Per scoprirlo dovrete affrontare il viaggio di Skeler Boy, videogioco disponibile su tutte le console e su PC, sviluppato dalla software house spagnola Maniac Boy Studio e pubblicato da Ratalaika Games. Con schermate 2D a scorrimento orizzontale, prende il via la corsa in un mondo dalle atmosfere molto anni Ottanta.
Skeler Boy, la recensione
Skeler Boy non è un videogioco incentrato sull’azione e men che meno sulle sparatorie. Per procedere il nostro avatar deve invece farsi strada risolvendo enigmi ambientali tutt’altro che banali. Purtroppo non siamo di fronte a un’esperienza densa: i titoli di coda arrivano troppo alla svelta. Neanche il tempo di affezionarsi al personaggio e alla storia che il software si congratula per esser giunti alla fine.
La pixel art di Skeler Boy è uno degli aspetti meglio riusciti. Le ambientazioni, soprattutto esterne, ci calano in un mondo di periferia, illuminato da lampioni e insegne al neon. A farci compagnia lungo l’intera avventura una radio, da cui periodicamente riceveremo informazioni. Dall’altra parte c’è un misterioso Sven che parla.
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Nel complesso Skeler Boy è un’esperienza che riesce a incuriosire soltanto gli appassionati di retro gaming, anche se il titolo non decolla mai. I puzzle ambientali sono complessi il giusto e in alcuni casi esilaranti (ad esempio c’è da radunare un branco di polli a suon di calci). A quel prezzo è un prodotto che avrebbe meritato qualche ora di esperienza in più per accontentare i gamer.