Che si creda o meno nel soprannaturale, di fronte ad alcuni episodi restare indifferenti è proprio impossibile. Lo sa bene Corrado Sassu, uno dei protagonisti romani del noto programma “Casa A Prima Vista“ in onda su Real Time. In vista della nostra prossima tappa romana di SIOS24 Summer, prevista nella capitale il 20 giugno, abbiamo intercettato l’agente immobiliare per farci raccontare non solo gli episodi più curiosi che gli sono capitati nella sua carriera ma anche come si sta muovendo il mercato immobiliare romano e quali saranno i trend del futuro. Perché, si sa, ogni ecosistema parte dall’abitare. E dove ci sono le startup c’è casa. Il nostro nuovo appuntamento con il real estate, prima di lasciare la parola a Corrado Sassu, questa volta non parte da dati economici ma da alcune informazioni “spaventose”.
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Le tredici case più infestate d’Italia
Tra miti, leggende ed episodi inquietanti in Italia ci sono almeno 13 posti dove non sarebbe proprio piacevole trascorrere la notte. Tra questi, a sorpresa, il sontuoso Palazzo Vecchio a Firenze. La leggenda narra che qui si aggiri uno spettro illustre: Baldo di Piero Bruni, meglio noto come Baldaccio d’Anghiari, nato intorno al 1400. Vittima di una congiura, il fantasma di Baldaccio è ancora nelle stanze di Palazzo Vecchio, in attesa che sia fatta giustizia e la sua innocenza venga provata. Sempre in Toscana, in provincia di Arezzo, nella torre del castello dei Conti Guidi di Poppi si nasconderebbe il fantasma di Matelda, vissuta nel lontano 1200. La leggenda narra che la donna uccidesse i propri amanti dopo una notte d’amore: per questo venne murata viva nella torre del maniero. Una punizione che non le impedì di ritornare sotto forma di spettro.
A Bindo, nella frazione di Cortenova, in Lombardia, in quella che viene comunemente definita “la casa rossa”, per via del colore vermiglio che, un tempo, ricopriva l’intera facciata, sono accaduti nel corso degli anni molti episodi inquietanti tra inspiegabili vicende di sangue e fatti legati al satanismo. Complice l’aspetto decadente e il totale abbandono della struttura che venne costruita nel corso del 1800, l’edificio oggi è conosciuto ai più come la “villa delle streghe”.
In provincia di Rimini, nel maniero di Torriana avrebbe trovato casa uno dei fantasmi più famosi della Penisola: Guendalina, la figlia di un certo “Ugolinuccio” o “Uguccione”, feudatario di Montebello nel 1375. Si tramanda che Guendalina, soprannominata “Azzurrina” in quanto affetta da albinismo, ogni anno, allo scadere del solstizio estivo, si faccia sentire con un pianto proveniente dal sotterraneo cunicolo. Il suono è raccolto anche in alcune registrazioni che i visitatori del castello possono ascoltare.
Nel celebre Castello della Rotta, a Torino, si sono verificati inquietanti fenomeni paranormali come avvistamenti extrasensoriali. Alcuni parlano dello spettro di un cavaliere, altri ancora di quello di un monaco.
La Ca’ de Anime, a Genova, un tempo era uno dei pochi alberghi presenti sulla vecchia strada del Giovo, arteria che dalla Liguria proseguiva verso la Lombardia e il Piemonte. In questa antica locanda oggi dismessa si racconta che i gestori fossero degli efferati criminali e avessero costruito delle stanze con dei soffitti mobili che nella notte venivano fatti cadere sull’ignaro ospite, per poi derubarlo. Qui riposerebbero numerosi spettri che, da secoli, infesterebbero l’antica locanda: alcuni raccontano del fantasma di una giovane donna che, ancora oggi, va in cerca dell’amato, ucciso proprio in quelle stanze.
Nel monastero di Santa Radegonda a Milano, oggi quasi completamente demolito, si aggira lo spettro di una ragazza. La leggenda vuole che si tratti della figlia di Bernabò Visconti, rinchiusa nel chiostro e barbaramente uccisa dal padre per adulterio. Il suo fantasma vaga ancora oggi in quel che rimane dell’antico monastero, urlando contro il padre aguzzino e in cerca di pace.
A Venezia, sul palazzo di Ca’ Dario, si racconta che vi sia una terribile maledizione dovuta al fatto che molte delle persone che hanno abitato in questo edificio del ‘400 sono decedute per morte violenta. La prima fu Marietta, figlia del proprietario Giovanni Dario, morta suicida in seguito al tracollo finanziario del marito, a sua volta ucciso per accoltellamento, mentre il loro figlio è morto in un agguato sull’isola di Creta. La tragedia più recente risale al 2002 quando, una settimana dopo aver affittato Ca’ Dario per una vacanza a Venezia, il bassista John Entwistle morì di infarto. Tra i proprietari più famosi c’è anche Christopher “Kit” Lambert, manager del gruppo rock “The Who”, che aveva confidato di dormire nel chiosco dei gondolieri per “sfuggire ai fantasmi che nel Palazzo lo perseguitavano”.
Sempre a Venezia, nella splendida villa Foscari, un tempo la prigione di Elisabetta Dolfin, reclusa dalla famiglia a causa della sua condotta libertina fino al giorno della morte, alcuni testimoni giurano di aver visto lo spettro di una bellissima donna.
In Valle d’Aosta, il secondo piano del Castello Fenis e non accessibile ai turisti, sarebbe animato da sinistre presenze. Qui i visitatori raccontano di aver udito passi e inquietanti rumori provenire dal soffitto.
A Scogna Sottana, in provincia di La Spezia c’è una casa abbandonata, un tempo abitata da un giovane violinista. Si racconta che un giorno il ragazzo sparì nel nulla e, da allora, grida strazianti e un insistente suono di un violino provengono dall’abitazione.
A Trebbo di Reno, in provincia di Bologna, dentro Villa Clara si narra che si senta il pianto disperato di una bambina: pare si tratti dello spettro di una piccola murata viva dal padre, nei primi anni del Novecento, terrorizzato dai poteri di chiaroveggenza della figlia.
Nei pressi di Cona, in provincia di Ferrara, a villa Magnoni negli anni ’80 un gruppo di ragazzi decise di avventurarsi tra le stanze abbandonate, per poi darsi alla fuga e morire in un terribile incidente stradale. L’unico superstite raccontò che, dal primo piano dell’edificio, una vecchia affacciata alla finestra aveva cominciato a inveire contro di loro, spingendoli verso la rovinosa fuga. Da allora tutte le finestre delle villa, per motivi di sicurezza, vennero murate, tranne una.
Case infestate in vendita
Come anticipato, di case infestate ne sa qualcosa Corrado Sassu, agente immobiliare che gestisce circa 250 immobili all’anno, e protagonista del programma “Casa A Prima Vista”. A StartupItalia ha raccontato la curiosa storia di una casa infestata che, nonostante tutto, è riuscito a vendere. «La vicenda risale a cinque anni fa, quando provai a vendere una villa a Santa Marinella che dicevano essere infestata dal fantasma della vedova di un anziano signore che sarebbe stato assolutamente contrario alla vendita. La cosa davvero assurda è che durante ogni visita succedeva qualcosa di strano – racconta – Ricordo che nel corso di un appuntamento, mentre stavo salendo le scale, cadde un armadio che per poco non prende il cliente in pieno. In un’altra occasione, il gatto degli acquirenti ha cominciato a girare fortissimo su se stesso, poi a camminare velocemente sul muro, lanciarsi dalla veranda della cucina verso il giardino e scappare via. Durante quella stessa visita, inoltre, erano caduti diversi oggetti dalla cucina e si accendevano le luci in maniera anomala, senza che nessuno premesse alcun interruttore. Inoltre, io questa casa la chiudevo con imposte blindate. Un sabato, dopo averla aperta, notai sul tavolo una pentola divisa a metà perfetta e una tremenda puzza di sigaretta, ma in realtà non c’era entrato nessuno».
Ma come è finita la storia? «Alla fine è stata venduta e non ne ho più saputo niente. Ma al giusto prezzo si riesce a vendere tutto», racconta Corrado e alla domanda se, secondo lui l’intelligenza artificiale sarà così avanzata da arrivare anche a scacciare gli spiriti infestanti risponde: «Beh, tra l’intelligenza artificiale e quella soprannaturale c’è una bella differenza. Contro quella soprannaturale, l’uomo non può farci niente!».
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I trend del mercato secondo Corrado Sassu
Corrado ha raccontato di essersi appassionato al settore immobiliare già da giovanissimo, a 23 ha aperto la sua prima agenzia a Santa Marinella, in provincia di Civitavecchia. «Il “mattone” non muore mai, le transazioni immobiliari ci sono sempre state e in questi ultimi 10 anni, durante e post Covid, si sono modificati prezzi e transazioni. Fino all’anno scorso, i prezzi erano scesi per alcuni tipi di abitazioni mentre erano aumentati quelli di case con giardino, questo soprattutto nelle località marittime e sulla costa, raggiungendo anche il 50% in più. Ma, nonostante questo, nella capitale c’è sempre richiesta».
Secondo Corrado, il mercato immobiliare romano si sta muovendo in una direzione precisa: «Mentre a Roma sud i prezzi sono in decrescita, le zone del centro storico, come il Tridente, Prati, Parioli, saranno sempre più care. Allo stesso tempo, ci sono diverse zone che stanno per essere riqualificate e quartieri che, invece, per una serie di motivi come, ad esempio, la difficoltà nel trovare parcheggio o la necessità di ristrutturazione delle case, vedranno un calo di potenziali acquirenti – spiega – Tra le zone oggi più interessanti ci sono le abitazioni che si trovano fuori dal raccordo, come Porta di Roma, e Torrino Mezzocammino, dove sono stati costruiti edifici a basso impatto ambientale, immersi nella tranquillità e fuori dal caos cittadino. In forte riqualificazione sono la Garbatella, il quartiere Ostiense e il Pigneto, dove i prezzi cresceranno. Inoltre, a inizio 2027 dovrebbero essere realizzati anche a Roma edifici simili ai boschi verticali milanesi con arbusti a impatto zero, ecologici, con pannelli solari e case costruite in bioedilizia. Diventerà una sorta di “Citylife” romana».
Il real estate tra AI e social
Le ultime novità offerte dall’intelligenza artificiale e l’ampia vetrina proposta dai più conosciuti social network per Corrado oggi sono due elementi cruciali per chi lavora nel real estate. «Gli strumenti di intelligenza artificiale, in questo comparto, su Roma sono parecchio all’avanguardia e utilizzati – racconta – Per esempio, prima del lockdown, quando si era capito che per lungo tempo saremmo stati costretti a rimanere tra le mura di casa mi sono recato in diverse abitazioni per girare dei video che ho poi condiviso con i clienti tramite videochiamate su Zoom. Alcune case, vincolate comunque alla visione fisica dell’immobile, le ho vendute così. Ma anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria ho proseguito con questo modus operandi fully digital. Personalmente, ritengo che se usati nella giusta maniera, gli strumenti di AI offrano grandi vantaggi agli agenti immobiliari. Da poco abbiamo anche iniziato a proporre visite virtuali con i visori e stanno ottenendo un ottimo riscontro».
Ma come anticipato non è solo l’AI a fare da padrona in questo comparto, ma anche i social. Su Instagram, Corrado conta più di 45mila follower. «Si tratta di un’ottima vetrina per chi lavora in questo settore, capace di attrarre potenziali clienti, ma chiaramente i social non bastano – conclude – La vendita è un mestiere antico e le persone hanno, comunque, necessità di avere un confronto fisico con l’agente. Resta, quindi, la necessità di un approccio diretto sia con il possibile compratore che con il venditore».