Sam Altman, l’attuale Ceo di OpenAI, non è stato costretto a dimettersi da presidente di Y Combinator. Questa è, in sintesi, la considerazione che Paul Graham, il cofounder di uno dei più importanti acceleratori al mondo, ha affidato a X. «La gente ha affermato che YC ha licenziato Sam Altman. Non è vero», si legge nel suo post. StartupItalia ha dedicato a Paul Graham una delle sue puntata del format Vite Straordinarie (qui potete leggere l’articolo e ascoltare il podcast). Nella sua vita precedente il Ceo di OpenAI è stato presidente di Y Combinator (dal 2014), incontrando centinaia di startup.
Paul Graham, Sam Altman e quella scelta su OpenAI
Nella ricostruzione di Paul Graham si legge che per diversi anni Sam Altman è stato sia presidente di Y Combinator, sia membro attivo del team di OpenAI. Ricordiamo che la società che ha sviluppato ChatGPT è stata fondata nel 2016 e, in origine, si configurava come laboratorio non profit impegnato nel settore dell’intelligenza artificiale. Nel momento in cui – era il 2019 – Altman ha deciso di trasformare la realtà in un’azienda for profit Y Combinator lo ha messo di fronte a una scelta: se la sua intenzione era di dedicare tutto il tempo a OpenAI YC avrebbe dovuto trovare un altro per sostituirlo nella carica di presidente.
«Non volevamo che lui lasciasse. Ma che scegliesse tra una o l’altra strada», ha concluso il cofondatore di YC. In passato si era poi verificata una situazione descritta come conflitto di interesse: OpenAI – la versione for profit – ha infatti ricevuto un investimento da Y Combinator per un valore complessivo di 10 milioni di dollari quando Altman era ancora inquadrato nell’acceleratore. Come riporta TechCrunch, Graham ha detto che non era al corrente della cosa.
Non sono mesi facili per OpenAI, al netto dei continui sviluppi di prodotti di AI (il prossimo sarà Sora?). Diversi dipendenti di punta si sono licenziati, in polemica col Ceo per questioni legate a trasparenza e sicurezza nei metodi di sviluppo dell’intelligenza artificiale. La società non è più una non profit da anni: punta a sviluppare prodotti da vendere sul mercato, a consumatori ed aziende.