Che senso ha posizionare due portali video per collegare altrettante città, molto lontane tra loro, coinvolgendo i passanti in una piazza? Chiedetelo a Benediktas Gylys, artista lituano che ha fondato il progetto Portals.org, iniziativa che vi avevamo raccontato nel 2021: a Vilnius, capitale della Lituania, aveva installato un portale circolare che consente attraverso un enorme schermo di vedere la vita in tempo reale in un angolo di Lublino, città polacca a circa 600 chilometri di distanza. Una replica è stata in seguito posizionata a New York, da dove le persone potevano collegarsi con Dublino, in Irlanda. Peccato che però quest’ultimo stargate sia stato spento a seguito di alcuni comportamenti irrispettosi e poco appropriati.
Quanti sono gli stargate nel mondo?
Della vicenda si è occupato anche il Post. Nei giorni scorsi il consiglio comunale di Dublino non ha ricevuto sufficienti garanzie dall’azienda. Qual è il problema? In città alcune persone hanno pensato bene di mostrare le natiche ai passanti di New York, così come di trasmettere le immagini dell’attentato alle Torri gemelle o di far vedere una svastica. Portals.org ha avanzato l’ipotesi di sfocare le immagini in caso di comportamenti del genere, ma le autorità non hanno ritenuto la misura adeguata, decidendo così di spegnere il portale in via temporanea.
Ma a cosa serve un portale video per collegare due sponde dell’Atlantico? Al di là dell’alto tasso di instagrammabilità dell’iniziativa, negli anni il progetto ha permesso di organizzare eventi trasmessi in posti a centinaia (se non migliaia) di chilometri di distanza. Per il momento sono soltanto questi i portali attivi, con il sito che promette nuovi annunci.