Notizie attorno al mondo, con l’innovazione come denominatore comune. Sono quelle raccolte tutti i mercoledì sui profili social di Paola Pisano, tra questi LinkedIn e Instagram, nel tentativo di comprendere dove ci porterà la tecnologia e qual è il suo ruolo nella vita di istituzioni, aziende e semplici cittadini.
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Quale futuro per gli AgentAI?
“Creator AIs” è la nuova proposta di Meta che con chatbot e agenti personalizzati coinvolge clienti e follower. Mark Zuckerberg, Ceo di Meta non è nuovo ai cambi di strategia. Dopo essere entrato, e uscito dal metaverso, oggi è alla rincorsa dei big dell’AI con Llama, un modello open source di AI generativa. Meta sta recuperando il tempo perduto in modo intelligente: aumentando la propria influenza e potenzialmente riducendo i costi di manutenzione della tecnologia grazie all’open source ma Mark Zuckerberg ha dichiarato che i progressi compiuti nel campo dell’AI gli hanno dato una visione completamente diversa. Gli AgentAI saranno il futuro dell’intelligenza artificiaIe….almeno per Meta? Meta è ora impegnata nella costruzione di agenti dotati di AI in grado di svolgere compiti complessi per i suoi utenti, mettendosi in diretta concorrenza con Google e con la partnership Microsoft/OpenAI. La ricerca dell’intelligenza artificiale non si limita più a trovare nuovi modi per aumentare il coinvolgimento sui social network dell’azienda o migliorare l’efficacia della pubblicità ma avrà, invece, una ricaduta più importante, portando Meta ben oltre il mondo dei social network che ha definito l’azienda nei suoi primi 20 anni di esistenza.
Sarà possibile controllare i sogni?
Il sogno “lucido” è uno stato del sonno in cui una persona diventa consapevole di sognare. I “sognatori lucidi” sono in grado di esercitare un controllo sul sogno, cambiando la narrazione, i personaggi e/o l’ambiente. Una delle caratteristiche del sogno lucido è l’aumento dell’attività delle regioni frontali del cervello come la corteccia prefrontale, associata all’autoconsapevolezza e alle decisioni. Queste regioni sono meno attive durante il sogno regolare, il che potrebbe spiegare perché accettiamo senza problemi scenari onirici bizzarri. Tuttavia, quando diventiamo lucidi, la corteccia prefrontale si “sveglia”, permettendoci di renderci conto che stiamo sognando. Sareste interessati a controllare i vostri sogni? Prophetic è un’azienda che sta sviluppando un dispositivo indossabile che utilizza gli ultrasuoni per stimolare la corteccia prefrontale durante il sonno e indurre la lucidità. Il suo prodotto, Halo, è una fascia, progettata in collaborazione con Afshin Mehin (che ha guidato lo sviluppo dei dispositivi indossabili Neuralink N1) e Sterling Crispin, che ha lavorato per 3 anni nel team di VisionPro di Apple come ricercatore di prototipi di neurotecnologie. 100 dollari di deposito e 2000 dollari, se il prodotto diventerà reale, per acquistare i sogni che vogliamo.
Il futuro dell’automotive cinese
ll Salone Internazionale dell’Automobile di Pechino, l’Auto China, è tornato dopo una pausa di quattro anni. Insieme ad altre 1.500 aziende, Xpeng, Geely e BYD, operatori locali di Electric vehicle hanno rivelato i loro nuovi modelli più simili a “smartphone alimentati dall’intelligenza artificiale su ruote” (fonte: Nikkei) che al vecchio concetto di automobile. Gli occidentali mostrano nuovi modelli e nuove strategie per recuperare il ritardo evidente nei confronti della Cina. Tesla e Baidu stanno intensificando le loro relazioni con l’obiettivo di consentire a Elon Musk di introdurre il suo sistema di guida autonoma in Cina utilizzando le funzioni di mappatura e navigazione di Baidu. Ma se non è possibile competere, la strategia migliore sarà la collaborazione? La prima ad annunciare una serie di accordi innovativi con gruppi tecnologici cinesi è stata la tedesca Volkswagen. Ora Tesla e i marchi nazionali della Corea del Sud e del Giappone hanno deciso di acquistare tecnologia di produzione cinese. Nella gestione di questa strategia sono due i fattori da considerare: il primo riguarda i timori per la sicurezza nazionale di Stati Uniti e Europa verso la Cina, il secondo le esportazioni cinesi. La Cina continua a produrre veicoli elettrici per un mercato interno saturo, scatenando una guerra dei prezzi feroci e vendendo sempre più auto nei paesi occidentali, in partnership con le aziende del territorio.
Big tech ed energia nucleare
La domanda di energia da parte dei data center passerà da 460 TWh (Terawattora*) a 1000 TWh, nel 2026 secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA). I giganti tecnologici sono già grandi acquirenti di energia rinnovabile e stanno firmando accordi di acquisto di energia a lungo termine che consentono agli sviluppatori di costruire nuova capacità. L’accordo di Microsoft con Brookfield, multinazionale canadese che investe anche in energie rinnovabili, otto volte più grande del precedente acquisto aziendale, ne è un esempio. Molti sperano che questa esigenza possa diventare un volano per l’energia rinnovabile. L’energia nucleare con le bigtech che la sosterranno potrebbe diventare una soluzione probabile? I data center hanno bisogno di energia elettrica tutto il tempo, mentre le energie rinnovabili sono volatili. Corrispondere al consumo in ogni luogo e in ogni momento, come Google e Microsoft hanno promesso di fare entro il 2030, significa individuare soluzioni per i giorni senza sole, senza vento o con interruzioni di rete, creando un mercato per lo stoccaggio a lunga durata. La soluzione ideale sarebbe una tecnologia che fornisca energia pulita e affidabile eil nucleare sta attirando gli interessi delle big tech. Microsoft ha, ora, un direttore delle tecnologie nucleari che lavora su reattori modulari piccoli per i suoi data center.