Dal 7 ottobre 2023, giorno tristemente noto in tutto il mondo per la strage compiuta dai terroristi di Hamas, l’ecosistema startup israeliano ha retto registrando una raccolta di 3,1 miliardi di dollari in 220 round complessivi. I dati sono stati elaborati dalla non profit Startup Nation Central, che ha fotografato la situazione in un Paese dove il 15% dei vari addetti al mondo startup è attualmente impegnato nell’esercito nella guerra voluta dal primo ministro Benjamin Netanyahu.
Quanto “pesano” le startup nell’economia di Tel Aviv?
L’ecosistema startup israeliano vale il 14% del PIL e garantisce il 48% dell’export. Nei giorni immediatamente successivi alla strage del 7 ottobre l’opinione pubblica ha messo da parte le divisioni – nel 2023 le piazze si erano riempite per protestare contro la riforma della giustizia voluta da Benjamin Netanyahu – per far fronte comune contro l’attacco. A diversi mesi dall’inizio di questo ennesimo capitolo dello scontro in Medio Oriente, il round di investimento più grande è stato quello della fintech Next Insurance (265 milioni di dollari). Il taglio medio dei round è stato di 19 milioni di dollari.
Israele: non solo startup. Raccolgono anche i fondi
Dal 7 ottobre in avanti non sorprende che il verticale in cui si è registrata la maggior quantità di capitali raccolti (1,1 miliardi) sia stato quello delle Security Technologies. Lato M&A la somma delle fusioni e acquisizioni complessiva ha raggiunto i 3,7 miliardi di dollari. La vitalità dell’ecosistema si è notata anche lato fondi: oltre 20 quelli lanciati tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, con un fundraising di 1,7 miliardi di dollari.
Su StartupItalia stiamo documentando il contributo che le startup israeliano stanno garantendo, collaborando anche con esercito e governo. Dopo l’invasione di Gaza voluta da Netanyahu sono state posizionate numerose telecamere e, secondo un’inchiesta del New York Times, sarebbe coinvolta una startup – Corsight – specializzata nella tecnologia del riconoscimento facciale. Con oltre 30mila morti tra i civili nella Striscia, Tel Aviv ha adottato fin da subito la tecnologia per raggiungere il proprio obiettivo di sconfiggere definitivamente Hamas (al prezzo, è evidente, di migliaia di vite umane tra i palestinesi).