Una lunga striscia di terra – 170 km – sopra cui verrà eretta una nuova città che, al momento, sembra ancora difficile figurarsi. Le immagini che arrivano dall’Arabia Saudita lasciano però intendere che il progetto si è ormai spostato dalla carta all’operatività. Nel video che pubblichiamo qui sotto viene presentato lo stato dell’arte dell’enorme cantiere nel Paese mediorientale. Vi abbiamo già raccontato del progetto di The Line in un veloce giro del mondo alla scoperta delle smart city in costruzione. Vediamo ora quali sono i passi avanti del progetto targato NEOM, una delle tante società controllate dalla famiglia regnante di Riad attraverso il Public Investment Fund.
Che città sarà The Line?
The Line sorgerà sopra una sottile striscia di terra – larga appena 200 metri – a un’altezza di 500 metri rispetto al livello del suolo. La prima pietra è stata poggiata nella provincia di Tabuk nel nord ovest dell’Arabia Saudita. Come anticipato, la città si svilupperà lungo una linea di 170 km. Stando alle tempistiche l’inaugurazione dovrebbe arrivare entro la fine del decennio.
Con una pianta urbanistica così lineare, l’obiettivo è far sì che gli spostamenti delle persone avvengano perlopiù a piedi. Una edizione (decisamente più costosa) della città a 15 minuti che molte capitali europee stanno sviluppando. Una volta a regime, The Line ospiterà 9 milioni di persone, poco più della popolazione di New York.
Gli obiettivi di Bin Salman
Tra le infrastrutture presenti in città ci sarà un treno ad alta velocità per collegare i punti fra loro più distanti lungo una superfice urbana lunga 170 km. Su StartupItalia stiamo raccontando come l’Arabia Saudita si stia costruendo un’immagine internazionale di Paese aperto all’innovazione e alla tecnologia. L’utilizzo del soft power da parte del principe Bin Salman segue una strategia di lungo periodo.
Leggi anche: Da Israele all’Arabia Saudita, la via all’innovazione in Medio Oriente. E ora?
Nel frattempo non si possono ovviamente tacere le enormi problematiche che ancora riguardano quest’angolo di mondo. Amnesty International ha compilato una lunga scheda dedicata all’Arabia Saudita in cui vengono raccolte alcune delle principali violazioni dei diritti umani e civili nel Paese. Anche in vista dei Mondiali di calcio che Riad ospiterà nel 2034 sarà opportuno vigilare non soltanto sullo stato avanzamento lavori dei progetti più futuristici, ma anche sulle condizioni delle persone, soprattutto quelle più esposte a ingiustizie e abusi.