È il 15 gennaio 2001 quando, negli Stati Uniti, l’imprenditore 34enne Jimmy Wales e il filosofo Larry Sanger lanciano Wikipedia, una piattaforma destinata a rivoluzionare l’accesso alla conoscenza. Online, condivisa, gratuita, aperta a tutti. «Costruita dalle persone e per le persone». L’idea è di Wales, che aveva passato ore della sua infanzia sui tomi di una classica enciclopedia che la madre aveva acquistato da un venditore porta a porta. Nato in Alabama, formazione economica, dopo aver lavorato per una società di trading a Chicago, negli anni Novanta inizia a esplorare le potenzialità del web. Prima fonda Bomis, un portale di ricerca di musica pop. Poi crea Nupedia con l’intento di dare forma a un’enciclopedia gratuita scritta da esperti e accademici. Assume Sanger come caporedattore e due programmatori per scrivere il software. Ma il progetto fallisce, il processo di revisione degli articoli è lungo e vengono pubblicate poco più di 20 voci in tre anni. Anche l’organizzazione è da rivedere, dal modello a cattedrale “top-down”, con i super esperti, al modello bazar basato su un software collaborativo e sul contributo volontario di tutti. Chiunque può scrivere, modificare, integrare i contenuti. Nasce così Wikipedia.
Dopo un anno il sito conta quasi 20mila voci e 18 edizioni in lingue differenti, inclusa quella italiana. Nel 2003 a San Francisco, Wales fonda l’organizzazione no profit Wikimedia Foundation, per sostenere l’enciclopedia e altri progetti di conoscenza libera. «Oggi Wikipedia conta oltre 61 milioni di articoli in più di 300 lingue. Ha più di 15 miliardi di visualizzazioni al mese. Ed è l’unico sito web nella top 10 dei più visitati al mondo ad essere gestito da un’organizzazione senza scopo di lucro», racconta a StartupItalia Chris Albon, dal 2020 Director of Machine Learning della Wikimedia Foundation.
Qual è il ruolo della community nella crescita di Wikipedia?
Wikipedia è nata come un’enciclopedia gratuita, scritta e gestita da volontari, a cui chiunque nel mondo può accedere e può contribuire. Le persone sono sempre state e continueranno a essere ciò che la rende possibile. È grazie alla dedizione e al contributo di una comunità globale di oltre 265.000 volontari che Wikipedia rimane la risorsa di riferimento per informazioni aggiornate, affidabili e neutrali. Da quando è nata, la community di volontari è cresciuta, con affiliati in tutto il mondo, una rete di gruppi che supportano Wikipedia, i progetti di Wikimedia e la missione di condividere una conoscenza libera a livello globale.
Qual è la vostra visione?
Quella di un mondo in cui ogni singolo essere umano possa condividere liberamente la somma di tutte le conoscenze. Attraverso l’enciclopedia e gli altri progetti, rendiamo la conoscenza accessibile a chiunque nel mondo. Il tutto gratuitamente, senza pubblicità o algoritmi.
Cosa spinge gli utenti a contribuire?
Ci sono diverse ragioni per cui le persone dedicano il loro tempo e le loro energie al progetto. Alcuni volontari, per esempio, vogliono garantire che Wikipedia includa informazioni su persone e argomenti spesso trascurati dalla storia. Altri sono appassionati di argomenti specifici e quindi scrivono articoli su navi, strade di Dublino, specie di farfalle e altro ancora. Tutti condividono la convinzione che chiunque, ovunque nel mondo, benefici del libero accesso al sapere.
Quali sono le voci più consultate nel 2023?
L’edizione inglese, che è la più grande delle oltre 300 versioni linguistiche di Wikipedia, ha totalizzato più di 92 miliardi di visualizzazioni nell’ultimo anno. I primi cinque articoli sono stati: ChatGPT, con oltre 52,5 milioni di visualizzazioni, Morti nel 2023 (48,5 milioni), Coppa del mondo di cricket 2023 (38,7), Premier League indiana e Oppenheimer (film). Abbiamo pubblicato la top 25 sul nostro blog.
È stato l’anno del boom dell’intelligenza artificiale: un’innovazione che riguarda anche Wikipedia?
L’AI non è nuova su Wikipedia. I contributor volontari utilizzano strumenti e bot di intelligenza artificiale dal 2002. La Wikimedia Foundation ha un team dedicato al machine learning dal 2017. Per esempio, lo strumento Content Translation, sviluppato dieci anni fa, si integra con modelli esterni di traduzione automatica ed è stato utilizzato dai volontari per tradurre più di 1,5 milioni di articoli.
In futuro ci sarà una maggiore integrazione?
Stiamo esplorando nuovi potenziali casi d’uso per gli strumenti di AI generativa. L’anno scorso abbiamo presentato a OpenAI un plug-in sperimentale di Wikipedia, che ora è disponibile per gli utenti di ChatGPT Plus. Questo plug-in consente a ChatGPT di cercare e riassumere le informazioni più aggiornate su Wikipedia per fornire risposte a domande di cultura generale, con relativa attribuzione e citazioni (anziché dare risposte non attribuite generate da dati di addestramento non specificati). Con questo esperimento, speriamo di capire in che modo i lettori interagiranno con Wikipedia attraverso l’uso di un assistente AI.
Quali opportunità o rischi derivano dall’AI?
I nostri progetti sono stati costruiti sulla convinzione che la tecnologia possa fare del bene nel mondo. L’intelligenza artificiale rappresenta un’enorme opportunità per aiutare ad ampliare il lavoro dei volontari su Wikipedia e nei progetti Wikimedia. Crediamo però che funzioni meglio come supporto e potenziamento del lavoro svolto dagli esseri umani. Qualsiasi esplorazione dell’uso degli strumenti di AI su Wikipedia sarà in linea con questa posizione fondamentale.