Dopo 5 trimestri in calo, Lenovo, il più grande produttore mondiale di personal computer, ha registrato utili superiori alle attese. Il contesto di rallentamento post COVID-19 non aveva favorito le aspettative, che hanno comunque segnato un decremento a livello globale nella produzione di PC, ma ora la big tech viaggia in contro-tendenza, segnando un +3% sui ricavi tra ottobre e dicembre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo i 15,72 miliardi di dollari.
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Il grande calo per la big tech
Le entrate per Lenovo hanno iniziato a contrarsi nel 2022, alla fine del boom della domanda di PC e prodotti elettronici causato dalle restrizioni legate alla pandemia. Ma dopo quasi due anni di declino, il mercato sta mostrando segnali di ripresa, in parte grazie allo smaltimento delle scorte in eccesso da parte dei venditori. Nel terzo trimestre del 2023, le spedizioni di PC della big tech cinese sono cresciute del 3,2% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, mentre l’azienda ha goduto di una ripresa nei ricavi, i profitti sono scesi del 23%, attestandosi a 337 milioni di dollari, superando le aspettative del mercato. Il prezzo delle azioni della big tech è aumentato dopo l’annuncio degli utili ed è cresciuto del 3,27%. Sebbene l’azienda abbia visto crescere i ricavi nella maggior parte dei mercati, in Cina è crollata del 10%. Ma gli investitori hanno continuato ad acquistarne le azioni negli ultimi 12 mesi, rispondendo a una richiesta di integrazione degli strumenti di intelligenza artificiale sui PC.
Lenovo e l’AI
In quel periodo, le azioni del colosso dei PC hanno guadagnato oltre il 25%. La big tech cinese ha affermato che i PC AI, compresi quelli in grado di eseguire applicazioni di intelligenza artificiale senza essere connessi a Internet, costituiranno un obiettivo strategico per il prossimo futuro. L’anno scorso ne ha presentati più di 10 compatibili con l’AI all’International Consumer Electronics Show e adesso si afferma come uno dei grandi produttori di “server AI”: computer dotati di più chip di elaborazione sviluppati dai principali produttori come Nvidia. Proprio la big tech cinese è stata tra i principali partner del produttore di chip statunitense, ma dopo il divieto da parte degli USA alle esportazioni di semiconduttori AI di fascia alta verso la Cina, quella partnership è finita sotto i riflettori degli investitori. Il futuro del colosso dei PC, adesso, è ancora tutto da scrivere.