In Canada gli studenti hanno la possibilità di comprare i libri su Google Play Books mentre in Italia la spesa 2014 aumenta a causa dei libri di testo cartacei
In Canada gli studenti hanno la possibilità di comprare i libri su Google Play Books mentre in Italia il cartaceo resiste e con esso i costi. La battaglia contro i sussidiari e le pesanti cartelle non è ancora stata vinta da alcun ministro. Ci aveva provato , Maria Chiara Carrozza ma era stata costretta in fretta e furia a fare marcia indietro a fronte della protesta degli editori. E così addio al progetto di avere qualche libro in meno sul banco. Eppure in Canada è possibile: i testi sono tutti in modalità digitale, disponibili direttamente dallo store di Google, direttamente sui personal computer, tablet, smartphone, tutti sincronizzati e in grado di effettuare aggiornamenti e comprensivi di tool in grado di supportare lo studente.
Un grande risparmio per le famiglie
In questo modo, i libri non costano più di 5/6 euro (il costo è quello della tipografia) e una famiglia arriva a spendere non più di 60 euro per l’intera dotazione libraria.Un bel risparmio ma intanto quest’anno, secondo la Federconsumatori, la spesa per il corredo scolastico (più i “ricambi”) passerà da 499,50 euro dello scorso anno ai ben 506,50 euro di quest’anno. Come sempre, la voce che pesa maggiormente sul budget per la scuola è quella relativa ai libri di testo. Quest’anno mediamente per i libri più due dizionari si spenderanno 529,50 euro per ogni ragazzo, +1,6% rispetto allo scorso anno (calcolo effettuato prendendo in considerazione le diverse classi delle scuole medie inferiori, licei ed istituti tecnici). Le spese saranno particolarmente elevate per gli alunni delle classi prime.
Alcune statistiche sul caro libri
Nel dettaglio: uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo + due dizionari 484 euro (il +1,7% rispetto allo scorso anno). A tali spese vanno aggiunti 506,50 euro per il corredo scolastico ed i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 990,50 euro. Un ragazzo di primo liceo spenderà per i libri di testo e quattro dizionari 799 euro (il +1,5% rispetto allo scorso anno) oltre a 506,50 euro per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1.305,50 euro. Una spesa che potrebbe essere ridotta se vi fosse un serio impegno da parte del Ministero in questo senso: le sperimentazioni in atto stanno dando buoni risultati, sia in Italia che all’estero. Nel nostro Paese, per ora, la maggior parte dei progetti sono stati fatti nella scuola secondaria superiore ma forse sarebbe l’ora di pensare ad eliminare i libri anche in una classe prima o seconda della primaria.
Una soluzione italiana al caro libri
In Italia un tentativo dal basso è nato nel 2009 da un’idea di Salvatore Giuliano, preside dell’Itis “Ettore Majorana” di Brindisi (che è capofila del progetto): “Book in progress” coinvolge a oggi 103 scuole in tutta Italia. La rete è organizzata per dipartimenti redazionali nazionali. Ogni disciplina è coordinata da una scuola, c’è chi si occupa di chimica e matematica mentre a Prato di inglese, e i docenti lavorano sulla piattaforma online e in presenza. I contenuti sono disponibili sia in versione cartacea, stampabile, che digitale. Fruibili, quindi, su qualsiasi dispositivo, smartphone compresi.