Dal 15 settembre ad oggi, secondo i dati del Miur, il sito ha avuto 230.000 contatti. C’è tempo fino al 15 novembre per partecipare alla consultazione
Quattrocento idee, 610 commenti, 5200 voti. Sono questi i numeri dell’esercito degli innovatori della scuola. Sono gli uomini e le donne che hanno scelto di partecipare alla consultazione pubblica sul Rapporto del Governo “La Buona Scuola” attraverso il sito . Un modo per costruire insieme il progetto di scuola attraverso la partecipazione online.
Il tentativo della “Costituente sull’istruzione”
E’ forse la prima volta che accade. Prima di questa occasione ci aveva provato il ministro Maria Chiara Carrozza che aveva lanciato l’idea di una Costituente sull’istruzione usando anche Internet. Non fece in tempo perché il Governo Letta finì prima del tempo il suo mandato. L’esperimento proposto dal Governo in occasione del dibattito aperto sul patto proposto è un’esperienza interessante: siamo di fronte ad una consultazione “casa per casa” o meglio “personal computer per personal computer”.
I risultati sono arrivati
Dal 15 settembre ad oggi, secondo i dati del Miur, il sito ha avuto 230.000 contatti. Le proposte non sono mancate. Non ne sappiamo i contenuti perché, almeno per ora non sono stati diffusi. Ma sarà capace il Governo di fare in modo che la consultazione possa tradursi in prassi, in modifiche alle 136 pagine proposte da Renzi? O i commenti dei cittadini resteranno solo utili a fare statistica, a mostrare che vi è stata partecipazione?
L’incontro con studenti, docenti e presidi
Nelle prossime settimane, intanto, la Buona Scuola muoverà i suoi primi passi sul territorio. Il Ministro ha annunciato che incontrerà gli studenti, i docenti e i dirigenti scolastici. Ma non solo. Anche lo staff del Miur, con il supporto degli uffici scolastici regionali, sarà presente in momenti di confronto per approfondire i singoli capitoli del Rapporto, raccogliendo spunti, quesiti e proposte.
Dal 20 al 22 settembre si è svolta la prima convention dei rappresentanti dei coordinamenti regionali delle Consulte provinciali degli Studenti, per organizzare e promuovere una campagna di comunicazione e sensibilizzazione sulla consultazione promossa dal Ministero.
Il 6 ottobre gli esperti del settore musicale hanno presentato al Ministero la loro proposta per un Piano nazionale: si sono confrontati rappresentanti dell’editoria musicale, delle Fondazioni bancarie, dei coordinamenti dei docenti di musica e strumento delle scuole italiane.
L’appuntamento finale
Ma il Governo punta tutto sull’online mettendo in campo l’hashtag #labuonascuola su Twitter e l’indirizzo di posta elettronica [email protected]. L’appuntamento finale è il 15 novembre quando la consultazione sarà chiusa: quanti insegnanti saranno stati coinvolti? Anche i docenti poco abituati a usare i social network saranno comunque ascoltati? Stavolta l’esame lo facciamo noi al Ministero per capire quanto sarà in grado di creare una reale consultazione anche attraverso il virtuale. Una scommessa per il Governo e per le stesse scuole ma anche per i genitori dei nostri ragazzi.