Il crowdfunding inizia a fare gola un po’ a tutti. A chi ha un’idea, alle startup alla ricerca di investitori che possono giocare la carta dell’equity e anche ai colossi interessati a lasciare il segno nel settore e a entrare in contatto con nuovi progetti. Oggi a sbarcare su Eppela è Fastweb.
Come Postepay (ne avevamo parlato qui), la società di telecomunicazioni foraggerà nell’ambito di Fast Up una serie di progetti precedentemente selezionati con il 50% di quanto richiesto, a patto che la Rete ci abbia già messo l’altra metà. Sul tavolo ci sono 90mila euro complessivi, ogni progetto non può andare oltre i 10mila. L’iniziativa si conclude a dicembre 2014. L’aspetto interessante, sottolineato durante la presentazione dal responsabile Gruppo Innovazione di Fastweb Lorenzo Bona, è la totale indipendenza assicurata alla startup che otterrà i soldi. Non si sta parlando di equity, ma semplicemente di un sostegno a fondo perduto a progetti attivi preferibilmente nel campo di educazione digitale, smart cities, Internet delle cose, robotica e domotica. Ci sono già tre startup in rampa di lancio:
Ovumque è una piattaforma per la domotica pensata per gestire elettrodomestici, impianti di riscaldamento o raffreddamento, videosorveglianza o apertura di porte e finestre tramite lo smartphone. Il cervello del sistema è una lampada, a cui i sensori si collegano via w-fi. La richiesta è di 10mila euro.
Asso w-fi vuole creare un’unica autenticazione via sms per il wi-fi pubblico e gratuito che si attivi automaticamente ogni volta che l’utente si trova in prossimità di una delle reti disponibili. La richiesta è di 6mila euro.
Drone on the beauty è un progetto per la mappatura dei luoghi più belli della Penisola dall’alto, con l’ausilio di un drone. I video creati verranno pubblicati su questo sito. Alla Rete viene chiesto un contributo di 10mila euro.