Dal foglio di carta a excel, word, jpeg e altri formati in un solo passaggio grazie allo scanner portatile. Ecco il nuovo dispositivo realizzato da una spin off universitaria, Dacuda, che vende in 50 paesi (e che ha fatto furore su kickstarter)
Ci sono dei momenti in cui desidereremmo con tutti noi stessi che quel foglio di carta che giace sul nostro tavolo pieno di lettere e numeri si trasferisse come per magia nel nostro pc, e che lo potessimo editare a nostro piacimento, modificarne le tabelle, le immagini. Da oggi è possibile, grazie a un mini scanner wifi grande come un timbro da ufficio, che sta in una mano e che ha letteralmente sbancato Kickstarter.
Lanciato sulla piattaforma di crowdfunding nel giugno del 2014, PocketScan, così si chiama la startup, è riuscito a raggiungere l’obiettivo in sole 10 ore, e in poco più di un mese hanno ottenuto un finanziamento pari al 1000% di quello che i fondatori avevano previsto. In un anno sono stati venduti ben 5000 PocketScan in oltre 50 paesi. Numeri da record per uno strumento che potrebbe da qui a qualche anno essere un must sulle nostre scrivanie.
Come funziona?
Il funzionamento è quello di un normale scanner wifi: è dotato di tecnologia bluetooth, batteria al litio, camera ad alta risoluzione, funziona sia su Windows che su Mac, su Android, Windows Phone e iOS. Ma la vera rivoluzione sono i formati output: PDF, DOC, XLS, TXT, JPG o PNG. In pratica la maggior parte dei formati che si possono editare. PocketScan inoltre rivela anche la lingua in cui il testo è redatto.
L’idea da una spin off universitaria
Ad avere l’idea è stata Dacuda, una startup spinoff del Politecnico di Zurigo, fondata nel 2009 da un gruppo di studenti del Politecnico, del MIT, del Politecnico di Monaco e dell’Università di San Gallo. Obiettivo: rivoluzionare il modo di scannerizzare (scansionare), i documenti. “We believe that cameras are the gateway between physical and digital world” si legge nel loro sito web. Già nel 2011 era stato realizzato il primo mouse scanner al mondo, e oggi arriva PocketScan, che si basa sulla tecnologia wifi.
Dacuda ha la sua sede principale in Svizzera, nella ricca Zurigo, ma ha uffici anche a Palo Alto, in California e a Shanghai. E proprio da quest’anno, fra i membri dello Strategic Advisory Board vi è anche un italiano, il giovane ingegnere Davide Scaramuzza, oggi Direttore del gruppo di Robotica e Percezione al Politecnico di Zurigo, e con un CV alle spalle degno di nota.
Questa tecnologia innovativa ha decisamente bruciato le tappe e a quanto si apprende, i fondatori hanno deciso di fare il passo successivo e lanciare PocketScan nei mercati di tutto il mondo. Costo, si legge sul loro sito web: 149 dollari.