La CNA sta avviando diversi programmi di alternanza scuola-lavoro, ed esorta gli studenti ad essere in futuro artigiani capaci di innovare
I lavori ben presto cambieranno anzi sono già sostanzialmente diversi da come li conoscevamo. E la scuola non può restare a guardare anzi dev’essere la palestra dove allenarsi prima della sfida nel mondo lavorativo. Basta entrare in un’officina, per capire quanto l’innovazione sia entrata in gioco. Un esempio è la figura del meccanico con la tuta e le mani sporche d’olio. Non lo vedremo più così. Il meccanico del futuro sarà quasi come un ingegnere, dovrà conoscere il suo mestiere ma essere anche un innovatore. A mandare in soffitta l’idea del vecchio artigiano è la CNA (Confederazione Nazionale Artigianato) che ha incontrato gli studenti del centro professionale Cnos Fap di Quarto per lanciare loro una nuova sfida: il meccanico con il computer.
Dalla teoria alla pratica
L’alternanza scuola-lavoro diventerà un obbligo a scuola. Gli studenti dovranno quindi fare lezione non solo in classe ma inserirsi subito nel contesto di aziende, uffici pubblici, botteghe di artigiani e imparare sul campo ciò che vanno studiando sui libri.
In questo la CNA sta investendo parecchio affinché si comprenda quanto sia necessario prepararsi ad affrontare il mondo occupazionale: l’associazione già da diversi anni collabora con i principali istituti dei territori e vuole rafforzare il rapporto tra formazione e mondo del lavoro sviluppando il concetto di una “nuova scuola”: dai Fab-Lab, alle nuove tecnologie ed alle “botteghe” artigiane del territorio, per approdare infine ai concetti di sharing economy (collaborazione), crowdfunding (finanziamento collettivo) e artigiani digitali.
La cultura d’impresa nelle scuole
Sviluppare la consapevolezza che occorre un nuovo approccio al lavoro e diffondere una nuova cultura d’impresa che lasci ampio spazio alla creatività e all’innovazione sono l’obiettivo principale del progetto della CNA. È un modo per andare incontro alle esigenze sia dei ragazzi che degli imprenditori e favorire l’incontro di domanda e offerta.
Bambini – artigiani: i percorsi della CNA
La Confederazione ha lanciato nel 2013 anche un percorso per i più piccoli, “Detto, fatto! A scuola con CNA”, che si è articolato in laboratori nei quali i bambini hanno potuto sviluppare creatività e manualità, realizzando concretamente prodotti alimentari e piccoli oggetti di artigianato, oppure visite di studio in azienda, nel corso delle quali sono stati evidenziati non solo gli aspetti collegati alla tradizione nella produzione del cibo, ma anche quelli connessi all’innovazione tecnologica.
Un modo di guardare ai mestieri in maniera diversa, con uno sguardo che va oltre l’oggi.