Il 20 e 21 giugno l’ateneo ha organizzato il primo hackathon degli universitari: l’obiettivo è creare un’app che migliori l’esperienza di vita e di studio dentro l’università
Un week-end in ateneo da innovatori. E’ la proposta che arriva dall’Università degli Studi di Padova che ha organizzato per il 20 e 21 giugno il primo hackathon per gli studenti universitari della città. L’idea, nata con la collaborazione di H-FARM, ha l’obiettivo di realizzare l’app di ateneo. Una proposta originale e inconsueta che mira a coinvolgere centinaia di giovani: un modo per creare partecipazione, per sentirsi parte della community dell’Università arrivando a proporre una soluzione che possa essere utile alla stessa. Per partecipare ad Hack Unipd non sono previsti requisiti specifici ma è particolarmente gradita la partecipazione di studenti dell’ateneo di Padova in possesso di un indirizzo email ufficiale. Anche chi non è studente padovano può partecipare ma deve registrarsi con un proprio indirizzo.
L’hackathon
L’iscrizione avviene individualmente ma si può partecipare anche con un team già costituito o formarne uno durante l’evento, con il supporto degli organizzatori. Ciascun gruppo dovrà essere formato da un minimo di quattro e un massimo di sei persone e dovrà contenere al suo interno i diversi profili: developer, designer, busines specialist. Dovranno essere tutte figure complementari che lavoreranno insieme per arrivare al risultato finale. Durante le 24 ore (da sabato mattina a domenica mattina) si lavorerà in gruppo su uno dei tre temi lanciati dall’Università e alla conclusione dell’hackathon si avrà la possibilità di presentare la soluzione sviluppata ad una giuria, che individuerà e premierà il progetto più meritevole per ciascun tema. Il tutto è stato organizzato nei minimi termini: dalla registrazione alle nove di sabato, al Gym Pitch alle 19, la piazza alle 20, i contest notturni e il barbecue di goodbye.
I temi del contest
I temi proposti dall’ateneo saranno tre. Il primo riguarda i servizi agli studenti, nell’ambito del sistema bibliotecario: attraverso l’app si potranno avere informazioni sui posti disponibili in biblioteca, nelle aule studio, sul funzionamento del wifi e altre informazioni utili, anche per i disabili. Il secondo tema proposto chiede ai partecipanti di creare una app “calendario” che raggruppi tutti gli eventi, i convegni, le scadenze dei bandi, le lezioni, attività culturali ed eventi extra. Il terzo tema riguarda la ricerca: l’app da creare serve a rintracciare dove sono disponibili i temi di ricerca in cui l’ateneo è attivo, si tratti di tesi di dottorato, ricerca base o applicata. Fondamentale è stata la collaborazione con H-Farm, la piattaforma digitale nata all’interno di una storica tenuta agricola che si affaccia sulla laguna di Venezia e che da sempre guarda all’estero, con l’obiettivo di affermare e validare il proprio modello attraverso il confronto con i mercati globali. Nel corso degli anni sono cresciuti e hanno maturato una presenza internazionale, mantenendo però un indissolubile legame con il territorio d’origine dove ha luogo la sede principale, cuore pulsante di tutto l’ecosistema. La sinergia con l’Università risulta indispensabile e utile al fine di creare un ponte tra il sistema d’istruzione e l’impresa.