3 docenti della Seconda Università di Napoli hanno progettato un robot interattivo contro l’obesità nei minori. Funziona con l’immedesimazione del bimbo col suo “giocattolo”
Si chiama “You” e aiuterà i bambini obesi o con problemi di alimentazione. Addio alle noiose campagne d’educazione alimentare, ai sacchettini di plastica con le carote e i pomodorini all’intervallo, ora ad insegnare ai nostri ragazzi una corretta alimentazione, ci pensa un robot. Sì, perché “You” è una di quelle magnifiche macchine che possono aiutare gli educatori a mettere in atto delle strategie per combattere alcuni fenomeni, come quello dell’obesità. L’idea è di tre docenti della Seconda Università di Napoli che con un gruppo di studenti hanno progettato questo “giocattolo” interattivo contro l’obesità nei minori. Siamo di fronte ad un’invenzione che potrà sicuramente entrare a far parte della medicina innovativa o anche dell’educazione 2.0.
Paolo Cotrufo e Stefania Cella, professori di psicologia, hanno chiesto la collaborazione di Rosanna Veneziano che si è occupata del design con la collaborazione dei ragazzi del corso di social design per l’innovazione. Il risultato nato grazie alla partecipazione di Antonio Basilicata, Daniele Caccavale e Clarita Caliendo, ha conquistato l’attenzione del mondo della ricerca: “You” è stato pensato come un compagno con il quale il bambino si relazione ogni giorno. Il meccanismo studiato è quello dell’identificazione. Attraverso un’app, il piccolo in sovrappeso nutre il robot selezionando le quantità e la tipologia degli alimenti che egli stesso ha assunto. “You” reagisce alle informazioni ricevute attraverso segnali luminosi, espressioni del viso o frasi relative alle proprie sensazioni, come ad esempio “ho mangiato tanto” o “mi sento gonfio” o ancora “basta fermo, ho voglia di muovermi”.
Il bambino ha anche un bracciale che registra i principali parametri metabolici e l’attività fisica svolta. Inoltre questo bracciale rileva la vicinanza con altri bambini, stimolando occasioni di gioco collettivo grazie a premi accumulati attraverso una sana alimentazione e una corretta attività fisica. Una risposta concreta e innovativa ad un problema che non riguarda solo gli Stati Uniti d’America, ma anche l’Italia. Secondo i dati del 2014, raccolti dal sistema di sorveglianza del ministero della Salute, i bambini in sovrappeso nel nostro Paese sono il 20,9% e quelli obesi il 9%. Un fenomeno che si registra maggiormente nel Sud Italia e nel Centro. Le abitudini alimentari di questi ragazzi e non solo di loro sono spesso dettate da comportamenti errati: il 31% fa una colazione sbilanciata; il 41% dei genitori dichiara che i propri figli assumono abitualmente bevande zuccherate e o gassate. Basta andare nelle scuole per tradurre in volti, invece, quel 52% che fa una merenda abbondante.
Di fronte a questi dati il robot inventato dai professori e dai ricercatori della Seconda Università di Napoli, è una risposta che non ha solo l’obiettivo di educare il bambino ad una corretta alimentazione ma lo aiuta ad autoregolarsi, stimolando il riconoscimento della sazietà e della fame. Un importante passo della tecnologia social nel settore dell’educazione e della sanità: un’altra dimostrazione di come l’innovazione può sposare diversi settori e essere a servizio del bene comune.