Se quando pensate a eBay vi viene in mente il sito su cui mettere in vendita all’asta le vostre collezioni di fumetti, farfalle, francobolli e chi più ne ha più ne metta….scordatevelo. Il nuovo eBay è tutt’altro e aspira a un futuro molto diverso: «immagina un grande centro commerciale in cui diamo in affitto un negozio personalizzabile e in cambio offriamo un posto sicuro e una piattaforma tecnologica molto avanzata (c’è anche l’app per Apple watch), ecco questo è quello che siamo oggi».
A dirlo è il general manager Italia, Claudio Raimondi di 32 anni, che ha spiegato a StartupItalia! quanto sia cambiata negli anni la sua società – che da sito di aste in cui si trovavano soprattutto prodotti usati e venduti da privati oggi è diventato il primo operatore di e-commerce per prodotti nuovi e venduti a prezzo fisso da commercianti professionali – e quanto il suo futuro passi soprattutto attraverso le piccole e medie imprese italiane.
La partnership con Confcommercio
Non a caso, nei giorni scorsi infatti eBay ha firmato un accordo con Confcommercio che prevede tre importanti novità. La prima è la pubblicazione di un libro, una vera e propria guida su come Vendere su eBay, un manuale cartaceo e quindi «analogico, che pur non essendo esattamente la nostra lingua è quella dei venditori, si tratta di un libro semplice in cui fa vedere come aprire un negozio sueBay e cominciare a vendere e guadagnare», ha spiegato Raimondi.
Anche la seconda iniziativa è molto più tradizionale che 2.0, si tratta di un roadshow organizzato per incontrare i negozianti sul territorio e spiegar loro i vantaggi dell’e-commerce, sono già previste due tappe a Trieste e a Ferrara. L’ultima iniziativa è quella più commerciale, si tratta di una promozione che eBay offre a tutti i 700.000 associati di Confcommercio (di cui più o meno la metà – per la tipologia di prodotti che offre – potrebbe essere interessata a vendere online) i quali se decideranno di aprire un negozio premium avranno i primi sei mesi completamente gratuiti.
Il 92% ha dichiarato di non aver mai preso in considerazione l’e-commerce
Con tutte queste iniziative eBay proverà a convincere quel 92% di Pmi che – secondo un’indagine commissionata da eBay a Tns su chi non vende online – non ha mai preso in considerazione l’e-commerce. «Abbiamo deciso di fare quest’accordo con Confcommercio perché loro sono la più grande associazione di imprese al dettaglio e a noi interessano i negozi non le grandi fabbriche visto che per loro sarebbe complesso vendere grosse quantità di prodotti online» ha spiegato Raimondi, sottolineando che “in molti (il 56% degli intervistati) non vendono online perché pensano ci possano essere importanti costi di ampliamento del business, oppure perché credono si tratti di un canale di vendita molto complesso (il 72%), ma così noi gli diamo sei mesi gratuiti per far vedere loro che senza costi e difficoltà tecniche possono cominciare a vendere su internet.
L’obiettivo oggi è quello di aiutare il mercato a svilupparsi, aiutare le Pmi ad andare online è un opera di educational più che commerciale, anche se sul lungo periodo ci aspettiamo che porti naturalmente anche dei ritorni economici”. Ha aggiunto il responsabile di eBay Italia spiegando che proprio per come è costruito il nuovo modello di business della sua società (ormai solo il 20% dei guadagni viene dalle aste di oggetti usati, dieci anni fa invece la percentuale era molto vicina al 100%), eBay oggi «è un partner commerciale delle Pmi e non un competitor, siamo un canale di vendita: se le aziende crescono, cresciamo anche noi e viceversa. Perciò il nostro lavoro ogni mattina è quello di cercare di far sì che ogni venditore riesca a vendere un po’ di più».