Bitcoin è sicuramente conosciuto principalmente per le sue caratteristiche che lo rendono una possibile moneta. Il suo funzionamento è legato ad una banca dati condivisa fra tutti i nodi che compongono la sua rete. Tale banca dati viene chiamata Blockchain. All’interno della Blockchain si trovano tutte le transazioni Bitcoin eseguite dal 2009 (data di nascita del network) ad oggi. Oltre alle transazioni però è anche possibile inserire, in uno spazio apposito (in gergo tecnico chiamato OP_RETURN), una certa quantità di byte che possono rappresentare ad esempio un testo.
Questo spazio utilizzabile, legato alle singole transazioni, è paragonabile alla causale che si può aggiungere nei bonifici fra le comuni banche (leggibile dal ricevente). Essendo però la Blockchain una banca dati ad accesso pubblico, questo testo sarà visibile a tutti. Non solo, come forse saprete, le transazioni Bitcoin, una volta confermate dalla rete, non sono più cancellabili/invertibili. Lo stesso vale quindi per queste “causali” a loro legate.
Cosa c’è davvero dentro Blockchain
il motore che fa muovere Bitcoin
Ciò che scriverete sarà incensurabile. Per poter pensare di cancellare questo testo scritto nelle transazioni bisognerebbe riuscire a spegnere l’interno network Bitcoin. Andare poi singolarmente in ogni nodo (computer/server) della rete a cancellare dal loro disco rigido i dati che compongono la Blockchain.
La scrittura in questo spazio detto OP_RETURN, è appunto una funzionalità del protocollo Bitcoin. Chiunque, seguendo le specifiche, può farne uso. Ci sono diversi progetti/software che già lo fanno, per motivi e fini diversi. Potete trovare qui una guida (non adatta ai meno esperti) su un modo per sfruttare questa funzionalità.
Eternity Wall, il muro che ci fa scrivere dentro Blockchain
Eternity Wall è un progetto di Riccardo Casatta e punta a sfruttare appieno queste due caratteristiche, durabilità e incensurabilità. Da qui il nome, traducibile in Muro Eterno. Il servizio punta a creare un interfaccia facile e veloce anche per gli utenti meno esperti, che potenzialmente possano anche non sapere nulla di Bitcoin. In questo modo tutti potrebbero sfruttare senza problemi questa funzionalità tecnica del protocollo, ancora sconosciuta ai più.
Un esempio tecnico
Questa è la stringa di caratteri che rappresenta tale transazione: «aa8c1329f64ebb6f68c07bf4f0e92bc9fd9e451bb5f6c01e261fa34c67c20648». Se andate ad inserirla nei Block Explorer, servizi per guardare online il contenuto della Blockchain (presente in ogni nodo), troverete lo stesso testo fra i dati che la compongono.
Due Block Explorer di esempio:
Abbiamo intervistato per Smartmoney il founder di Eternity Wall.
Riccardo, come è nata l’idea di questo progetto?
«Nel corso del 2014 mi sono imbattuto in un tweet che parlava di un messaggio d’amore salvato nella Blockchain. Trovai la cosa molto interessante ma non potei esimermi dal far notare che, in realtà, il suo messaggio era stato salvato su di un sito, non nella blockchain. L’idea mi è rimasta nella testa fino a che, nel Giugno di quest’anno, ho deciso di realizzare Eternity Wall».
Quali sono state le difficoltà contro cui ti sei scontrato per realizzarlo?
«Da un punto di vista tecnico mi ero fatto le ossa con il progetto precedente, Geobit. In questo ambito c’è sempre da imparare ma conoscevo le basi del protocollo Bitcoin per poter dialogare con la Blockchain. Da un punto di vista etico e legale invece le implicazioni non sono banali e questo ha fatto sorgere alcuni dubbi e richiesto alcune consulenze legali che hanno richiesto più tempo del previsto prima di divulgare il progetto. Alla fine comunque, grazie al supporto di Blockchainlab e Assobit abbiamo superato le difficoltà».
Come hanno risposto i primi utenti?
«Il primo post su reddit ha accolto un attenzione maggiore del previsto, è stato scritto un articolo su un famoso sito di settore e sono stati scritti 300 messaggi in un giorno! Siccome i bitcoin necessari per pagare le transazioni erano offerti dalla casa, fu subito chiaro che non era sostenibile. Attualmente Eternity Wall offre una promozione che consente un messaggio gratuito all’ora, oppure si può sempre pagare in bitcoin. Come ulteriore alternativa, caratteristica peculiare di un progetto basato su Blockchain, si può utilizzare direttamente il protocollo Bitcoin, in autonomia oppure utilizzando siti di terze parti».
Come pensi che questo progetto possa influenzare la società?
«Sarà la società stessa che deciderà come essere influenzata e come sfruttare le nuove opportunità che gli si presentano con le nuove tecnologie. La mia speranza è che la direzione sia quella di un uso lecito, utile e di qualità dello strumento».
Riguardo al suo sviluppo, hai già delle idee su come indirizzarlo nel prossimo futuro?
«Certo, abbiamo da poco rilasciato un widget per includere i messaggi del muro su siti di terze parti (es: Bitcoin Italia). Realizzeremo presto un applicazione mobile che avrà una nuova funzionalità su cui abbiamo molte aspettative ma di cui non posso ancora parlare al momento».
Franco Cimatti
@HostFat