Intervista al CEO di Breed Reply Emanuele Angelidis che racconta il programma di accelerazione e perché la sfida delle startup è l’Internet of Things
«Ci sono due grandi ambiti di sviluppo dell’Internet of Things (IoT, ndr) in questo momento. Uno è quello che migliora la vita delle persone, l’altro rende più efficiente e sostenibile la produzione di beni. E siamo interessati ad entrambi». Emanuele Angelidis, classe 51 anni, è l’amministratore delegato di Breed Reply, l’incubatore per startup dell’IoT di Reply, La multinazionale (560 milioni di fatturato, e 4mila dipendenti tra Londra, Monaco e Milano, dove è quotata nel segmento Star) attiva nei mercati del social networking, coud computing e appunto IoT, lo ha lanciato a giugno 2014.