AdvicyDrive: 4 ricercatori italiani hanno trovato una soluzione possibile ai colpi di sonno alla guida, un sistema sofisticato elaborato che promette di risolvere un problema che ogni anno causa decine di morti
Il colpo di sonno alla guida è causa di oltre il 20% degli incidenti stradali al mondo. Solo in Italia si contano più di mille morti l’anno in incidenti d’auto dovuti al colpo di sonno e più di sei miliardi di euro di spese sanitarie.
I numeri degli Stati Uniti, dove il problema è molto sentito, sono spaventosi: 250mila guidatori al giorno ammettono di aver guidato in stato di sonnolenza, più di 100 mila incidenti l’anno sono effettivamente causati da colpo di sonno al volante e quasi 12 miliardi di dollari vengono persi in spese assicurative e sanitarie.
La soluzione AdvicyDrive
AdvicyDrive combina un sensore indossabile ad una applicazione per smartphone. Il sensore è provvisto di clip e può essere indossato alternativamente su un braccialetto prodotto dalla stessa azienda, il cui design è in lavorazione da parte di uno studio di design, o su qualunque altro punto del corpo, purchè rimanga ben adeso alla pelle.
La tecnologia usata dal sensore è infatti la fotopletismografia, attraverso cui è possibile rilevare la frequenza cardiaca, rilevando le variazioni di colore della pelle generate dal flusso sanguigno sotto pelle. Una volta rilevata la frequenza cardiaca, il sensore invia i dati all’app smartphone AdvicyDrive, che grazie ad un algoritmo brevettato, rileva una soglia di attenzione che viene poi usata come termine di paragone durante la guida. Se il livello di attenzione scende al di sotto della soglia, il guidatore viene allertato attraverso un suono acuto ed una luce intermittente che suggerisce, quindi, una sosta forzata. Maggiori informazioni sul sito www.advicydrive.com.
I vantaggi rispetto alle soluzioni già esistenti
Molte case automobilistiche, soprattutto di lusso, hanno già sviluppato sistemi di rilevamento della sonnolenza alla guida, per evitare quindi incidenti dovuti al colpo di sonno. Essi utilizzano però parametri che fanno spesso cadere in errore il sistema. Alcuni sistemi valutano il movimento delle palpebre del guidatore, che può però essere influenzato da altri fattori: occhiali, bagliori etc.
Altri valutano il controllo attivo dello sterzo, ma chi è abituato a guidare sa bene che il più delle volte si guida con una sola mano sul volante.
AdvicyDrive valuta un dato biologico quale la frequenza cardiaca, che numerosi studi dimostrano essere oggettivamente correlato all’addormentamento. AdvicyDrive inoltre richiede una semplice configurazione da eseguire solo al primo utilizzo, in modo da poter effettuare un’analisi “personalizzata” del battito cardiaco del guidatore, rilevando la sua specifica soglia di addormentamento: ciascuno infatti ha un comportamento cardiaco che varia a seconda delle abitudini di vita. Un altro grande vantaggio rispetto agli attuali sistemi è che AdvicyDrive non è incorporato al veicolo, ma segue il guidatore, che può quindi utilizzarlo con qualunque vettura. (auto a noleggio, auto di un familiare, etc.).
La startup AdvicyDrive
AdvicyDrive nasce da un’idea di uno dei soci , Vincenzo Ferreri, che comincia a lavorarci nel 2008 per la tesi di laurea, con l’intento di affrontare e risolvere in modo innovativo un problema molto sentito come appunto il colpo di sonno alla guida. Nel 2014 avviene l’incontro tra Vincenzo, Paolo Sangregorio, Giorgio Ferrari e Rodolfo Pinto. I quattro, decidono, nel Novembre 2014, che è arrivato il momento di riprendere l’idea dal cassetto e di farla diventare un’azienda. Nasce AdvicyDrive, viene sviluppato un prototipo e lo si comincia a testare. Una volta verificato che il prodotto funziona e che il mercato ne è attratto, AdvicyDrive decide che è il momento di affacciarsi al mercato globale e, anzichè percorrere la tradizionale via della ricerca di investitori o di chiedere finanziamenti alle banche, si opta per una campagna di Crowd-funding, attraverso la quale chiunque potrà supportare l’azienda preordinando il prodotto o facendo un’offerta.
In particolare sarà possibile supportare AdvicyDrive dal pomeriggio del 1 Aprile su www.kickstarter.com, la più grande piattaforma di crowd-funding al mondo. Gli utenti potranno pre-acquistare il prodotto o fare un’offerta acquistando altri gadget, a partire da 5sterline. (il pagamento viene gestito tramite carta di credito, come un normale acquisto online)
Il team
Il team, tutto italiano, si è composto in diverse fasi: Vincenzo, ideatore del prodotto, conosce Giorgio Ferrari un paio di anni fa e i due cominciano a pensare di trasformare l’idea in un’azienda. Con l’aiuto di Paolo Sangregorio, sviluppatore con cui Vincenzo ha da anni un rapporto di amicizia, si comincia a sviluppare l’app. Nel corso del 2014 Giorgio conosce Rodolfo Pinto e lo presenta al resto del team. Il feeilng è immediato ed avviene la svolta: AdvicyDrive è pronta a prendere finalmente vita.
Il team di AdvicyDrive non è il tradizionale team di una Startup. Tutti e quattro i cofondatori hanno infatti già avuto diverse esperienze lavorative nel mondo corporate e startup.
Vincenzo Ferreri, 32 anni, è un ingegnere elettronico con alle spalle diversi anni nella direzione marketing e vendite in varie multinazionali.
Paolo Sangregorio, 27 anni, è laureato in informatica, con un’esperienza all’estero, ed attualmente in attesa di conseguire il dottorato di ricerca.
Giorgio Ferrari, 30 anni, è un ingegnere gestionale, dopo aver lavorato in multinazionali di consulenza da qualche anno si occupa di startup, avendo lavorato in una piattaforma di investimento.
Rodolfo Pinto, 24 anni, si occupa di startup da un paio d’anni, essendo amministratore di una società che investe in realtà innovative in Italia e all’estero.