Le parole hanno un potere e per questo, sul sito Entrepreneur.com, Lindsay Broder dedica un articolo ai 6 termini da evitare quando si fa del business.
Usare parole gentili per dire di “no” agli altri. Ed essere senza pietà quando si tratta di criticare noi stessi. Perché se dovete rifiutare un cliente dite: “Grazie, ma la sua offerta per il momento non è adatta alla nostra impresa” e se dovete parlare di voi stessi non esitate a scegliere il lessico più denigrante? Le parole hanno un potere e per questo, sul sito Entrepreneur.com, Lindsay Broder dedica un articolo ai 6 termini da evitare quando si fa del business. I punti sono quattro, ma non fatevi ingannare.
- Dovrei/non dovrei. Le persone ci dicono sempre quello che dovremmo o non dovremmo fare e lo stesso facciamo con noi stessi. Il fatto è che parlare al condizionale non serve. Serve, piuttosto, trovare la cosa giusta da fare o che vogliamo fare. Quando ci consigliamo cosa dovremmo o non dovremmo fare ci perdiamo in un giudizio di valore che non sempre si traduce in una scelta giusta.
- Devo. «Siamo chiari», scrive Broder, «ci sono davvero pochissime cose che dobbiamo fare nella vita e una di queste è respirare». Perciò tutto ciò che fate dicendo a voi stessi che “dovete farlo” è in realtà il frutto di una vostra scelta e sapete che le alternative non sono all’altezza.
- Posso/non posso. Il punto non è poter fare una cosa, ma volerla fare. Il verbo “potere” ha in sé una connotazione negativa. Pensate a qualcosa che potete fare, per esempio “Posso concludere un affare con quel cliente” oppure “Posso trovare dei finanziamenti per la mia impresa”. Ora cambiate “posso” con “voglio”. Una grande differenza. Qualcuno può dirvi che è solo semantica, ma in realtà le conseguenze nel modo di pensare sono enormi. Perché nel “potere” non c’è nulla di definito, nulla che dica quanto siete determinati a raggiungere davvero quel risultato. Dall’altra parte dire “non posso” significa trovare una scusa. Ciò che state dicendo, in realtà, è che non lo farete perché, in fondo, non lo volete fare, scrive Broder.
- Impossibile. Ecco un’altra parola da evitare. Dire che una cosa è impossibile significa creare i presupposti per renderla tale. Scrive Lindsay Broder: «È necessario che almeno una parte di voi creda che sia possibile realizzare quello che avete in testa. Solo così ci riuscirete». E solo così si mantengono vive le idee e si va avanti.
«Se volete cambiare rotta», conclude l’autrice, «cominciate a osservare quante volte queste parole si infilano nei vostri pensieri e discorsi. Cercate di capire se in quelle frasi state dicendo la verità. Infine, mettetevi alla prova e trovate un modo migliore per dire quello che davvero intendete».