Il direttore generale di Lazio Innova, Andrea Ciampalini, spiega come grazie a questo nuovo sistema di gestione totalmente digitale si potrà risparmiare fino al 30% di tempo
Dal 10 gennaio 2016 avere accesso ai contributi europei e della Regione Lazio sarà molto più semplice e veloce, ma soprattutto non ci sarà più bisogno di carte e scartoffie varie. La novità si deve a GecoWeb (acronimo di Gestione Contributi sul Web), il sistema online gestito da Lazio Innova che semplifica l’accesso ai bandi regionali ed europei per imprese, cittadini ed enti pubblici e di ricerca. Il Lazio è la prima regione italiana ad adottare questo tipo di servizio che abbatterà tempi e burocrazia, introducendo un nuovo rapporto tra l’amministrazione e i suoi interlocutori.
Per gestire le pratiche occorrerà il 20-30% in meno di tempo
Grazie a questo sistema, «dal punto di vista della gestione delle pratiche, si potrà risparmiare il 20-30% di tempo». A dirlo è il direttore generale di Lazio Innova, Andrea Ciampalini, che intervistato da Startupitalia! ha spiegato come questo nuovo servizio dia ora all’impresa, o al potenziale beneficiario di un bando, la possibilità di accreditarsi direttamente attraverso una procedura telematica che garantisce un accesso certificato. «Abbiamo la certezza di identificare correttamente la persona che accede al bando e ciò elimina l’utilizzo della carta – aggiunge Ciampalini – Prima infatti, dopo aver formulato domanda, il beneficiario doveva anche presentare tutto in supporto cartaceo affinché noi potessimo accertare la sua identità. Ora non più, non deve neanche inserire il proprio codice fiscale perché viene automaticamente riconosciuto dal sistema».
Si riduce la probabilità di incorrere in errori (e quindi di non essere valutati)
GeCoWEB porta una ventata di novità non solo per le imprese ma anche per la Regione Lazio che – attraverso Lazio Innova – oltre a gestire con maggiore tempestività ed efficacia l’intero processo, disporrà di dati precisi e aggiornati in tempo reale sull’andamento dei singoli bandi (geolocalizzazione, settori produttivi, dimensionamento delle imprese, ecc.), raccogliendo informazioni utili per programmare e focalizzare meglio gli interventi futuri nel campo degli incentivi alle imprese. Grazie a questo sistema – che assiste il beneficiario in ogni step della procedura, consentendo la consultazione on-line del Durc e la preverifica dei requisiti per la partecipazione al bando- si abbatteranno di molto anche le probabilità di commettere errori nella compilazione dei documenti e il conseguente rischio di non vedere poi accettata la propria domanda in sede di valutazione. «Chi partecipava ai nostri bandi commetteva spesso degli errori, anche rispetto ai requisiti richiesti (ad esempio sui codici Ateco) – spiega Ciampalini – Ora il sistema fa tutto in automatico e mette in relazione le informazioni. Semplifica quindi la parte anagrafica e abbassa la probabilità di cadere in vizi formali».
GecoWeb porterà un risparmio di 200 mila euro l’anno
Al netto dei benefici di trasparenza e semplificazione, il nuovo sistema porterà a Lazio Innova e indirettamente alla Regione Lazio anche un risparmio in termini economici di circa 200 mila euro l’anno. L’investimento per lo sviluppo di GecoWeb, effettuato in parte con i fondi Fesr 2007-2013 e in parte con fondi aziendali, è valso circa 150 mila euro, ma per come ha spiegato Ciampalini, «si ripaga nell’arco di 12-13 bandi, visto che precedentemente la gestione avveniva attraverso un ente esterno e ci costava tra gli 8 e i 12 mila euro a bando». In generale, la stessa Lazio Innova è nata in un’ottica di spending review, facendo risparmiare dalla sua nascita 5 milioni di euro all’anno alla regione Lazio grazie all’accorpamento e alla riduzione di costi fissi come quelli per le sedi, i dirigenti e i componenti degli organi collegiali.
Da gennaio altri 4 milioni per investimenti in startup e Pmi
Il sistema di gestione digitale dei bandi non è però l’unica novità in arrivo per Lazio Innova. Verso la metà di gennaio infatti sarà disponibile sulla nuova piattaforma il bando per gli investimenti di venture capital in startup e Pmi: «Ci sono 4 mln di euro dedicati a queste operazioni, sono i residui della vecchia programmazione 2007-2013 fondi Fesr di cui abbiamo investito già 20 milioni». Ha spiegato Ciampalini, sottolineando in conclusione: «iI fatto che chi partecipa ai bandi possa monitorare 24 ore su 24 il loro andamento è per noi anche una grande sfida, perché vuol dire avere l’occhio sveglio e vigile del beneficiario tutti i giorni addosso. Però vuol dire anche che è il modo migliore con cui puntiamo ad essere più veloci nello spendere i fondi europei». Altro progetto che partirà a breve è quello legato alla riconversione industriale del Lazio, è stata lanciata dalla Regione una call for ideas che genererà un certo numero di bandi rivolti ai singoli settori produttivi e tutto sarà gestito attraverso Gecoweb.